1993-2007 - UNA SFIDA INFINITA CON TREVISO IN COPPA ITALIA

Tutto è iniziato nel febbraio del 1993 a Forlì, semifinale di Coppa Italia allora allargata a sole quattro contendenti.
La Mens Sana si chiama Ticino Assicurazioni, è quella di Valerio Bianchini, Darren Daye, Lemone Lampley (quella sera febbricitante) e viene dalla A2; la Benetton invece è di un altro pianeta perché è campione d'Italia in carica e sfiorerà di un niente il bis qualche mese più tardi, forte di Kukoc, Rusconi, Iacopini, e penalizzata solo dall'infortunio di Terry Teagle, che Chris Corchiani sostituirà alla grande nelle due giornate del Palafiera, ma poi non riuscirà mai veramente a rimpiazzare fino al termine dell' annata. Biancoverdi (quelli senesi) che reggeranno urto per più di un tempo trascinati da un Vidili immenso, poi tutto secondo copione: 82-95 Benetton e tanti saluti alla Coppa, felici di esserci stati però.



Locandina Final Eight Coppa Italia Forlì -  Caricature di Pittis e Chiacig (capitani Benetton - Montepaschi) nel depliant delle Coppa Italia

La vendetta è un piatto che si serve freddo, dicono i libri di storia. Ecco allora che nove anni dopo, sempre a Forlì, la musica cambia ed a uscire suonata è la formazione della Marca. Vince la Montepaschi di Ergin Ataman per 87-86, con Boris Gorenc monumentale (purtroppo "ciccherà" la finale contro la Kinder Bologna, persa dopo un over time il giorno dopo) e il russo Chikalkin, dall'altra parte, a fallire da metà campo il tiro della beffa capitato un lustro dopo nelle mani di Soragna.
Arriviamo infatti al febbraio del 2007 per il terzo atto della classica di Coppa Italia Siena - Treviso. Un incubo che va in scena a Bologna, Palamalaguti, nell'ennesima semifinale vissuta sul filo dei nervi: Joseph Forte è il genio della lampada di una Montepaschi che manda luce accecante fino a 360 secondi dalla sirena (71-55 il punteggio), poi un black out dal quale nessuno saprà risvegliarsi, Mordente che infila quattro triple su quattro, Soragna (come detto sopra) che mette dentro sul buzzer il sorpasso del 75-76.
Delusione pazzesca, sulla quale Pianigiani saprà costruire, un mattone dietro l'altro, la fortificazione dei suoi verso lo scudetto del giugno successivo.

estratto da un articolo di F. Cappelli sul quotidiano "La Nazione"