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SIENA giugno 2018
FONTE :
Basketsiena.it | S. Fini -
FOTO:
(a fondo pagina) formazione Mens Sana 1978/79
(a lato) Chinamartini-
Eric Fernestein a rimbalzo
Vincendo a Torino sul campo minato della Chinamartini, l'Antonini Mens Sana andrà in quel Natale del 1978 in testa alla classifica del campionato in compagnia dell'Emerson Varese, squadra vecchia ma che continuava a fare "buon brodo" in Italia ed Europa nonostante le defezioni di Bisson e Zanatta.
Il primato: fece impazzire la città e fu una bella pubblicità per lo sponsor veronese sotto le feste natalizie; la Antonini Calzature da lì in poi ebbe un buon successo arrivando al noto marchio Lumberjack.
Il team, uno dei più forti mai visti a Siena prima dell'"Era d'oro" era stato affidato a Carlo Rinaldi, un coach con una mentalità di gioco "anni '90", ovvero avanti di quasi vent'anni: difesa preferita la uomo, qualche volta pressing con rientro a zona, aggressiva e mobile, movimenti in attacco con schemi base, diverse opzioni per portare al tiro i terminali offensivi ed in particolar modo George Bucci.
Il quintetto era da sogno: Gianni Tassi un playmaker in grado di "sentire" il ritmo della partita e lasciare giocare Bucci da guardia o addirittura (con uno schema amato dal "Divino") in posizione di post-
La partita del primato fu vinta a Torino con calendario e tempo che non favorirono la trasferta dei tifosi per cui molti a seguirla alla "radiolina". Partita non bella, a momenti caotica caratterizzata anche da un arbitraggio insufficiente. La posta in palio era analoga per entrambe le squadre, il primato. La spuntò la Mens Sana vincendo 79-
Ma fu proprio "il divino" Bucci a rischiare di dare la possibilità alla Chinamartini di acciuffare il pari ad 1 minuto dal termine facendo fallo su Brumatti che così sigla il 74 pari realizzando i due tiri liberi concessi; George si fa perdonare subito siglando il 76. A 16 secondi dal termine la Chinamartini ha la palla del nuovo pareggio ma Fioretti (mancavano 7 secondi) si fece sfuggire la palla dalle mani, sotto canestro, non capitalizzando il bell'assist datogli da Brumatti; sul rapido capovolgimento di fronte fu ancora Bucci a colpire con l'aggiunta del fallo (2+1) poi trasformato con il libero a tempo scaduto.
Gioia immensa in casa Mens Sana, il Mangia batte la Mole .... risultato mal digerito dai torinesi.
DATI DELLA PARTITA: (tratti da Superbasket)
Antonini Mens Sana
Quercia: 10 (1/1; 4/7; 0/0) 3 rbs. 1 ast. 1 rec. 1p.p.
Ceccherini: n.e.
Tassi: 2 (0/0; 1/3; 0/0) 2 rec. 2 p.p.
Bonamico: 12 (2/4; 3/5; 2/4) 3 rbs. 1 rec. 7 p.p.
Bucci: 29 (9/11; 3/5; 5/8) 5 rbs. 1 ast. 2 rec. 4 p.p.
Bovone: 11 (1/3; 1/3; 7/11) 6 rbs. 2 rec.
Fernstein: 12 (4/6; 1/2; 2/2) 8 rbs. (2 off) 1 rec. 4 p.p.
Giustarini: 3 (0/0; 1/2; 1/2) 1 rbs.
Falsini: n.e.
Chinamartini Torino (i migliori)
Grocho: 26 (2/4; 4/13; 14/17) 11 rbs. (2 off) 1 rec. 1 p.p.
Denton: 16 (5/8; 2/8; 2/2) 9 rbs. (3 off) 3 p.p.
Brumatti: 14 (2/5; 3/6; 4/4) 1 rec. 3 p.p.
N.B: non c'è il tiro da 3 ma statisticamente tiro da fuori che valeva 2 punti
Chinamartini Torino -
FUORI DAL CAMPO FATTI E CONSIDERAZIONI
Quel Natale e Fine Anno in vetta ebbe una grande risonanza ... ma a livello locale.
La stampa specializzata (Giganti del basket, Il Basket e SuperBasket) minimizzarono l'evento. Proprio nella settimana della vittoria a Torino Superbasket di Aldo Giordani fece un articolo con firma Guido Ercole pro-
Quella condizione costò cara a Roberto Quercia ed a un particolarissimo muscolo della sua spalla. Pochi giorni dopo a Bologna contro la Fortitudo la Mens Sana si vide contro un avversario che piazzò 40 minuti 40 di difesa a zona !!! Senza Quercia si perse di 4 punti una partita che la Mens Sana avrebbe vinto in condizioni normali .
Tornando alla stampa un gran parlare della Chinamartini Torino come nuova rivelazione del campionato. Gamba, un grande coach per portare una piazza importante come Torino ai vertici del basket nazionale. Attenzioni per Pino Brumatti leader di quella fornazione.
Quindi, diciamocela chiara, la nostra vittoria a Torino aveva rovinato la festa (anche mediatica). Non ci voleva. Anche il campo evidenziò questo non amore nei nostri riguardi. Noi guastafeste. Persino gli arbitri dettero segnali ben chiari: nella partita di Torino Rotondo e Dal Fiume punirono la nostra difesa con un numero eccessivo di falli (10 personali in più per Torino) e la difesa di Gamba giocava da "Gamba", rinnomato per le sue dure e fisiche difese e quel giorno le provarono tutte per vincere. Nelle partite successive la cosa si ampliò tanto che il "marine" Marco Bonamico nella partita interna contro la Scavolini Pesaro alle continue mani addosso di Thomas rispose al 38' da par suo .... e subito sulla stampa: "Boxe a Siena", "Show pugilistico di fine d'anno", "I botti di Siena".
Su "il Basket" fecero un articolo sul capocannoniere della serie A, George Bucci (31,5 pts. media gara) ma evidenziando una non modestia del giocatore (forse fra le tante sue particolarità, positive e negative, quella meno evidente). Evidenziarono di Bucci queste parolei: "Lo confesso, sono un campione". Inoltre una sincerità messa in negativo: [Quando è arrivato in Italia cosa pensava del basket del nostro paese? Bucci: -
Diciamolo in modo più che chiaro: non siamo mai stati tanto simpatici ed in quei giorni che guardavamo tutti dall'alto in basso della classifica, lo eravamo per tutti assai meno.
Tornando a quella storica partita di vertice giocata contro la Chinamartini e vinta a Torino nel SuperBasket del 27 dic. 1978 -
Ma il meglio ci fu offerto dallo speciale di Natale del Giganti del basket del n°1 gennaio 1979. Logicamente poca Mens Sana ma tutto George Bucci, una sua scheda e queste foto
Serviizio fotografico sui Giganti del Basket del 1 gennaio 1979