A Siena da sempre viene detto che per costruire una squadra è importane partire dall'"asse play-pivot" (non credo lo si dica solo a Siena).
Negli "anni d'oro" del suo basket di "numeri uno" di razza ne abbiamo visti ! Ce ne sono passati veramente tanti da Vrbica Stefanov a MarQuez Haynes.
In questo percorso nel tempo troviamo grandi stelle: Nikos Zisis, Vlado Ilievski, Bo Mc.Calebb, Marko Jaric ...
"Uno" di questi però è stato speciale. Speciale per continuità, speciale per intensità ed esclusività delle sue prestazioni, speciale per le sensazioni
che ha saputo trasmettere al suo popolo.
Tutti fantastici e bravi ma lui, Lance Terrell Mc.Intyre, è stato speciale. "T.Mc", come veniva chiamato, ha datto il meglio di
se alla Mens Sana concentrandolo in quattro stagioni in biancoverde indimenticabili.
I numeri, che tanto dicono ma che in questo caso come non mai dicono poco, parlano di 2030 punti fatti in campionato e 1005 nelle coppe europee, ovvero
13.15 punti, 4.6 assist, 49.8% da due, 40.1% da tre in campionato e 14.5 punti, 4.8 assist, 54.2% da due, 40.3% da tre in Euroleague; due volte Mvp del
campionato (2007 e 2009), tre volte Mvp delle finali (2008, 2009, 2010), due volte nel migliore quintetto dell'Euroleague (2008, 2009).
McIntyre era la mente e la mano. Era la guida anche se da tempo il concetto del play tradizionale si era già perso. Era l’esempio.
Sul parquet concentrazione costante; non c'erano per lui gare facili e difficili, per lui erano tutte uguali e tutte da
affrontare al massimo.
McIntyre era anche quello che si prendeva il tiro che pesava il doppio o triplo. Era l’uomo a cui ricorrevi quando le cose si facevano complesse e difficili se non
impossibili ... l'uomo che molte volte ha trasformato l'impossibile in possibile.
Era il braccio armato della Mens Sana, il pericolo numero uno per gli altri, l'arma in più per la Mens Sana.
"Little-Terrell" (nel vero senso della parola) nasce il 18 ottobre del 1977 a Fayetteville, ridente cittadina del North Carolina che vediamo qui a lato.
"T.Mc" non supera il metro e 75 ma si mette subito in mostra. Gioca 4 stagioni, a fine anni '90, nella Clemson University con i Tigers. Ancora oggi si ricordano
di lui: è ancora la seconda guardia di tutti i tempi nella graduatoria del team ed è terzo negli assist. Nell'ultima stagione, oltre a collezionare 18 ppg e 5.3
assist, McIntyre conduce la sua squadra fino alla finale NIT Championship dove perderà per un solo punto a Cal.
E 'stato un curriculum che sembrava destinato ad aver l'Ok NBA nel Draft del 1999 a dispetto dei suoi scarsi 175 centimetri.
Al primo turno non va e "T.Mc" aspetta il secondo ma ... "Stavo pensando al secondo turno quando ho firmato un contratto di un anno in Europa pensando che non avrei mai
dovuto rincorrere il mito NBA". Nelle parole di McIntyre il piano B è diventato rapidamente il piano A, quando non ha sentito il suo nome chiamato
sul podio più alto.
Siamo nel 1999 ed approda oltreoceano nei BCM Gravelines, Pro League francese. L'anno comincia male: McIntyre perde i primi tre mesi della stagione a causa di un
infortunio subito durante gli allenamenti. Ma le sue doti furono notate da Jean-Denys Choulet, valido ed esperto allenatore (vedi foto a lato), undici anni nel Roanne,
coach famoso nello scovare e lanciare giocatori, come Jerry McCullough e Marques Green.
Al suo ritorno dopo l'infortunio, nel mese di dicembre, fa grandi cose per il club: una media di 19 punti e 5 assist nelle sue 14 partite.
L'anno successivo va a giocare a Braunschweig, Germania. La fortuna ancora non lo assiste: il team del piccolo centro dichiara fallimento dopo 15 partite. A questo
punto T.Mc ne aveva abbastanza di basket europeo. Decide di tornare negli Stati Uniti e
tentare la fortuna in un nuovo sistema di lega minore che era stato sviluppato per la NBA noto come NBA Development League.
Firma per i Patriots Fayetteville ed al termine di un'altra buona stagione strappa per la NBA Summer League un contratto con i New Orleans Hornets.
"Questa è stata una grande esperienza; credo di aver lasciato una buona impressione sul coaching staff di New Orleans; era ciò che dovevo fare.
Non ho avuto però un contratto garantito. Ho mostrato a coach Silas e agli altri che io ero all'altezza ma il contratto .... per me non lo era".
Così fece un'altra stagione a Fayetteville .... a casa sua.
“Coi i Fayetteville Patriots ci feci due stagioni, in una arrivammo alla finale persa contro Mobile. Ero a casa mia, potevo aiutare la famiglia,
e giocare con giocatori e buoni amici come Omar Cook ..."
Arriva l'estate del 2003 ed arriva l'Italia. Giocherà in Legadue, alla Carife Ferrara e successivamente alla Upea Capo d'Orlando, sempre in Legadue.
Qui Mc Intyre ha avuto una media di 18,7 punti a partita, 4,7 assist e 3,3 rimbalzi; affiancato da ottimi giocatori come Rolando Howell e Ryan Hoover,
conquista la promozione in serie A direttamente, senza passare dai playoff. Nella stagione 2005-06 viene acquistato dalla Bipop Carire Reggio Emilia. Questa è la
sua prima stagione in serie A, e stabilisce subito un record: nell'anticipo della trentesima giornata, contro la Virtus Bologna "T.Mc" realizza 41 punti,
con 10 su 10 da tre punti , spazzando via quelli precedenti di David Rivers e Óscar Torres, che avevano
realizzato 8 triple su 8.
Terrell fece così bene da attirare le attenzioni dei grandi club. Il Real Madrid a metà 2006 lo contattò a seguito dell'infortunio dei propri titolari. Anche se
poi non arrivò a nulla Terrell capì che le cose stavano cambiando. Cominciò a rivalutare la sua carriera in un'ottica europea: "Ho sempre voluto giocare ai massimi livelli.
Una volta che non ha funzionato a New Orleans i miei obiettivi sono stati quelli di diventare uno dei migliori
giocatori d'Europa". E questa volta la fortuna non gli volge le spalle. L'ambiziosa Mens Sana cercava un play, l’obiettivo era Willie Solomon.
Solomon, ex Clemson come McIntyre ma già giocatore di fascia alta a livello europeo, arrivò a un passo dalla firma quando le sirene turche cantarono tanto forte che
la società di via Achille Sclavo abbracciò il piano B, ovvero puntare su quel piccolo play che avava fatto 10/10 a Reggio Emilia.
Lance Terrell McIntyre arriva a Siena!
Il suo debutto, la prima di campionato con la Mens Sana, avvenne il 10 ottobre 2006 a Reggio Emilia contra la sua ex squadra. Farà 12 punti con 4/6 da3.
Subito vedemmo che lui sarebbe stata la mente di quella squadra mentre al suo fianco Forte sarebbe stato genio e sregolatezza.
In quelle prime gare Terrell mise la firma su due difficili partite interne, quasi perse e decise da lui con l'ultimo tito. Il 15 ottobre in casa contro Teramo com
la tripla della vittoria (86-83) ed il 22 ottobre contro la Eldo Napoli si ripetè ... la partita terminò 80-77.
Il debutto in una coppa internazionale, la UlebCup, avviene il 23 ottobre contro l'Alba Berlino, una partita non complessa per la Mens Sana che vince 79-63 con
un McIntyre pronto ad innescare un pò tutti oltre a fare 16 punti con 4/7 da3.
L'anno successivo (2007/08) il 4 maggio, Terrell sarà con la sua Mens Sana alle Final Four di Euroleague a Madrid. Una partita indimenticata da Tmc: "Partita già vinta
contro il Maccabi poi una serie di cose girarono contro di noi" . Troppi fischi arbitrali incomprensibili. Mens Sana che dal 57-44 a proprio favore si vide rimangiare
tutto il vantaggio. Nell'ultimo quarto per la Mens Sana rimasero solo McIntyre e Lavrinovic a realizzare poi anche il lituano in panchina per falli; Terrell fece 26 punti con
4/6 da3.
Impossibile scordarsi i playoff del 2009 di T-Mc e la serie tra la Mens Sana e il Panathinaikos.
Quella serie di quattro partite T-Mac la chiuse a 35 punti e 37 di valutazione di media. Quella serie però sarà anche il simbolo di tutta un'epoca,
un capolavoro, una testimonianza di grande forza, di grande dedizione ma anche d'impotenza contro la più forte del continente probabilmente di tutti i tempi con
Diamantidis, Jasikevicius, Spanoulis, Batiste, Pekovic, Nicholas e Fotsis tutti all’apice della loro carriera e allenati da Obradovic. Troppo per chiunque.
Eppure quella Mens Sana con il suo T-Mc creò gli incubi a quel Pana di Obradovic. In gara 1 vinse nella "bolgia" dell’Oaka.
Vassilis Spanoulis oggi ricorda: "Avevo voglio di strappare la palla a McIntyre!. Era uno dei playmaker più forti in circolazione.
Il senese segnò i suoi punti, ma vincemmo noi ...… con fatica, punto a punto ma noi ce l’avevamo fatta. Vincere contro quella Siena di McIntyre voleva dire essere i più forti”.
Doveva partire ma rimase un'altra stagione per volontà sua, della società di tutti.
Lasciò Siena l'anno successivo dopo aver realizzato con la maglia della Mens Sana 2030 punti in campionato e 1005 nelle coppe europee.
Dopo l’addio a Siena da eroe con l’Mvp delle finali 2010 arriva a Malaga ma niente si ripetè per lui. Il suo fisico non ne poteva più, a Siena aveva dato tutto in sfide
logoranti. Il conto era arrivato !
Con la figlioletta Siena e il più giovane
Emory di 3, McIntyre decise poi di tornare sui banchi di scuola e concludere il percorso di studi che aveva interrotto per costruire la sua carriera
nella pallacanestro.
Intanto al PalaMens Sana una canotta numero 5 attaccata al soffitto del palazzetto ricorderà sempre un passato che non si può cancellare.
Estratto da pubblicazioni e ricordi di Fini Stefano, Francesco Anichini, Orlando Papei
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