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AMARCORD: COPPA AFFOGASANTI
Gli anni che vanno dal 1973 al 1982 sono anche gli anni dei Tornei di basket delle Contrade, della famosa e storica Coppa Affogasanti . Evento che il tempo ha consacrato unico ed irripetibile per il mondo della pallacanestro e questo solo perché le "magie della città del Palio" hanno potuto rendere possibile l'impossibile.
I migliori giocatori di quegli anni lasciavano e rinunciavano a tutto: società di appartenenza, ingaggi favolosi, allenamenti con la nazionale, pur di venire a vivere alcuni, per loro indimenticabili, giorni nella città del Palio e giocare nelle Contrade e per le Contrade. Magicamente impegno ed energie si moltiplicavano, tutti davano il "top del massimo". Tanto che qualche allenatore (Cesare Rubini) si trovò anche a dire." Se avesse giocato cosi durante l'anno avremmo vinto lo scudetto". Il segreto ? Magie del Palio abbinate a quelle del basket, ovvero "Coppa Affogasanti. E così vivevamo l'impossibile: un biondino va in lunetta per tirare due tiri liberi per il Leone, fallisce il primo, il grande Biancia (Antonio Bianciardi ex giocatore della Mens Sana anni '60) dalla panchina: "stendilo il braccio!!!", segna il secondo, commento del Biancia: hai visto a darmi retta!!!!!
Il biondino? Il mitico Bob Morse, plurivincitore di tutto in Italia ed in Europa, tiratore mortiferi, mano calda all'eccesso.
Magicamente rituali e ritmi della manifestazione erano simili a quelli del Palio e della vita di contrada: l'estrazione dei giocatori americani come quella dei "barberi", il rientro in contrada dopo le gare dei vari Meneghin, Masini, Bariviera, Ossola, Brumatti, Brunamonti, delle stelle del basket, era simile a quella del cavallo e del fantino dopo la "prova"; e poi le tradizionali cene e canti in contrada con quei giganti della palla a spicchi stregati dalla storia e dalle magie della città del Palio. Se chiedete a Dino Meneghin cosa ricorda della Coppa Affogasanti di Siena, da lui giocata nell'Onda, vedrete che gli si illuminano gli occhi, gli torna il sorriso, gli sfuggono le preoccupazioni; magie di una città e della sua storia.
1973 - La prima coppa Affogasanti, le partecipanti sono: Nicchio, Civetta, Leocorno, Pantera Istrice e Onda, vincerà la coppa la contrada organizzatrice, la Chiocciola che tra le sue file presenta per la prima volta un certo Carl Johnson che diventerà il primo americano della Mens Sana im A1, vince in finale contro l’Oca di Gray, altro ottimo giocatore al quale comunque Cardaioli preferirà Johnson per la prima stagione in A.
1975 - Dopo un anno di sosta saranno 6 le squadre invece che 8. Vince il Nicchio trascinato da Fabio Giustarini su una concorrenza formata da Oca, Leocorno, Pantera, Onda Istrice.
1976 - Arrivano in massa gli yankee di Mc Gregor (tra i quali troveranno subito contratti importanti Darnell e Mulligan), e la coppa diventa una passerella, una quattro giorni che varca i confini contradaioli, la vittoria torna in San Marco, che supera in finale le Due Porte, mentre il Barbicone da questa edizione prende definitivamente il posto della Pania.
1977 - Molti giocatori del campionato Italiano si appassionano a questo Torneo, fra gli stranieri Pesaro troverà i suoi due yankee in questa edizione Silk Thomas e Scheffler. In finale andranno Angiolieri e Barbicone per una finale spettacolare ed incerta, vincerà Cecco all’ultimo colonnino.
1978 - Definitivo salto di qualità, gli azzurri Zanatta, Meneghin, Ossola, Bariviera, Iellini ed altri costringeranno la stampa nazionale ad interessarsi di questo torneo. Nella finalissima imbottita di stelle avrà la meglio il San Marco sulla favoritissima Duprè di Super-Dino.
1979 - Rimarranno a casa gli azzurri causa gli imminenti campionati d’Europa, e arriveranno i giovani; Premier e Solfrini saranno gli atleti più sotto osservazione, e intorno a loro verranno costruite il Barbicone e il Due Porte, a fare la differenza tra i due fortissimi quintetti sarà proprio Roberto Premier con 43 punti che darà la vittoria al gruppo di Macario. Gli americani Nagler e Fyler passeranno direttamente da …Ovile…a Caserta….
1980 - L’organizzazione lascerà alle società la possibilità di scegliersi il primo straniero, arriveranno così a Siena Bob Morse, Yelverton e Kupec. In finale il due Porte di Kupec e Tassi avrà la meglio sul Leone di Morse solo nelle ultimissime concitate azioni di gioco.
1981 - Mancano ancora gli azzurri ma nessuno se ne accorge, nelle 4 serate saranno dodicimila gli spettatori che assisteranno al torneo; 5000 addirittura in occasione delle finali. Partecipano Angiolieri, Barbicone, Due Porte, Leone, San Marco, Duprè; per alcuni stranieri è l’occasione di farsi conoscere, Stewart, Jones, Collins, Hartshorne, per uno straniero sarà l’ultima partita sul suolo italiano, Bob Morse: lascia l’Italia dopo un decennio di allori. In finale vanno Barbicone forte di Hartshorne, Della Fiori, Premier, Savio, Serafini, Allen e Casanova, ed il Leone; vince il primo in un incontro incredibile dove la spunta per 100 a 99 con Della Fiori 32 punti, Allen 28 e Hart 18. Il Leone nonostante i 40 punti di Bob Morse, i 21 di Sojourner, i 16 di Tommassi e i 14 di Ardessi deve accontentarsi per il secondo anno consecutivo della piazza d’onore.
1982 - Barbicone con Della Fiori, Premier, Gorghetto, Vecchiato, Serafini, Sacchetti, Arrigoni, Casanova, Flowers; Duprè con Meneghin, Boselli & Boselli, Benevelli, Ponzoni, Magnifico, Malagoli, Davis, Fischietto, Pressacco, Mottini e Giustarini; Angiolieri tra le proprie file Grochowalski, Brumatti, Caglieris, Tombolato, Simeoli, Ricci, Visigalli e Degl’Innocenti; San Marco con Scales, Fantozzi, Mentasti, Claudio, Fabris, Silvestrin, Lazzari, Polesello, Turolla; Leone con Riva (Ezio), Sylvester, Speicher, Zampolini, Bertolotti, Ardessi, Rodà, Tomassi, Brunamonti, Ferracini, Cagnazzo e Dolfi; Due Porte con Costa, Gilardi, Solfrini, Tonut, Taccola, Carraro, Tassi, Palumbo.... tanto per far capire il livello delle squadre.
estratto : Mario Ciani
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