MONTEPASCHI SIENA - ARMANI JEANS MILANO



- HANNO SCRITTO -



Per 30 minuti Milano ha tenuto la testa alta, nonostante Rocca, Arnold e Hall abbiano prodotto 7 punti in tre. Quindi, volendo dare un minimo di speranza all'Armani, si può dire che sia stata una partita vera, nonostante il meno 20 finale. Detto questo, c'è da rimanere ammirati dalla capacità di Siena nel rigenerarsi nel momento più difficile (-1 ad inizio dellla ripresa): ha lasciato che Sato dimenticasse il suo terrificante inizio ritrovando se stesso con una fantastica difesa su Finley, ha trovato in Sto-nerook (9 rimbalzi) la chiave per chiudere la sua area. E, soprattutto, ha rivisto il Mclntyre dei bei tempi, pronto a prendere per mano la sua Mens Sana facendosi carico di tutte le responsabilità offensive. Cosa accadrà domani? Molto poco se Hall continuerà a giocare più con le sue smorfie piuttosto che con il cervello.

Il primo atto finale non delude. Ci sono l'intensità e molti falli, i botta e risposta tecnici e tattici e le grande giocate dei singoli. Infine Siena grazie un secondo tempo perentorio piega le resistenze di una Milano parsa comunque tonica e degna concorrente. AWTO Nella prima fase i campioni hanno tentato più volte l'allungo. Acciuffati ogni volta dal carattere di una Armani ben sorretta per lunghi tratti da cifre super al tiro da 3. Al riposo Siena ha prodotto di più ma è avanti solo di uno. Milano non ne approfitta e anzi finisce negli ingranaggi di Siena e soprattutto fra le grinfie di un mostruoso Mclntyre e di un Sato, decisivo in difesa quando è spostato sui portatori di palla e infine ritrovato in attacco.

Nel terzo periodo Milano non ha reagito, non ha fermato l'emorragia nel momento, che arriva sempre a Siena, in cui ti senti cornuto e mazziato, aggredito dalla difesa ma più falloso degli avversari. Lì, se piangi, se ti fermi a commiserarti, sei finito. In generale, Milano ha un solo grande problema tecnico: non riesce a coinvolgere Mason Rocca in attacco in modo che non finisca nelle braccia troppo lunghe di Eze e Lavrinovic. Il resto, fa parte del gioco ed è risaputo: Siena è più forte e puoi solo sperare di farla scendere al tuo livello, frenandone il ritmo e i break. Riposo. Più facile dirlo, fino a quando riesce a proteggere Mcìntyre e Lavrinovic facendoli giocare un tempo a testa. La freschezza di McIntyre si abbatte sull'Armani. Terrell, con una settimana di riposo nelle gambe, è semplicemente troppo per Milano.

Allenatori in sala stampa

Simone Pianigiani, coach della Montepaschi Siena, al termine di Gara1 della Finale Playoff vinta 100-80 contro l’Armani Jeans Milano: “E’ stata una bella partita, vinta contro una squadra che ha giocatori molto esperti e che sa giocare in trasferta come ha dimostrato vincendo 3 delle 4 partite esterne nei turni precedenti in campi molto difficili. Sono contento perché abbiamo avuto continuità in attacco, producendo molto. Quando in difesa ci siamo adattati abbiamo fatto cose molto importanti chiudendo bene gli spazi all’interno della nostra area ed abbiamo in questo modo abbassato la loro percentuale da due punti. Abbiamo giocato una partita molto buona ma sappiamo che è solo la prima gara di una serie molto lunga. Siamo entrati nella serie conducendo la partita anche nel primo tempo nonostante all’intervallo avessimo un solo punto di vantaggio. Siamo consapevoli che ci sarà da sudare per arrivare fino in fondo e dovremo lottare contro tutto e tutti. Oggi ho visto la carica giusta da parte dei giocatori”.

Il commento di coach Piero Bucchi, allenatore dell’Armani Jeans Milano, al termine della partita persa 100-80 in Gara1 di Finale Palyoff al PalaMensSana contro la Montepaschi Siena: “Abbiamo giocato un buon primo tempo. Poi a metà del terzo quarto abbiamo subito il loro allungo e in quella circostanza dovevamo essere un po’ più freddi. Questa lezione ci servirà per gara2 dove dovremo avere intensità, attenzione e concentrazione per tutti i 40’. Ci sono tanti segnali positivi dai quali ripartire. Abbiamo avuto un buon approccio alla gara e non penso che la stanchezza abbia influito. Nel momento dell’allungo di Siena forse siamo stati un po’ troppo nervosi. Adesso bisogna pensare alle cose positive per affrontare al meglio gara2. Abbiamo sfruttato l’arma del tiro da tre punti visto che loro chiudevano molto bene l’area e ci concedevano questa possibilità ma nelle prossime gare dovremo cercare di attaccarli maggiormente all’interno dell’area”



www.menssanabasket.it