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SIENA -
FONTE :
Redazione BkS ! Giganti del bsket
FOTO:
Charly Recalcati
La mia storia con il basket e con i Giganti inizia grazie a mio padre Mario, artigiano-
,Mio padre in casa da non toccare, di suo personale, aveva due cose: il fucile ed i Giganti del basket. Non ha mai collezionato nulla, anzi non sopportava i collezionisti, di francobolli, monete, figurine; non era un collezionista ma le riviste dei Giganti non le gettava. Il sottoscritto, accompagnato da mio padre, ho iniziato a vedere le prime partite di pallacanestro alla Casermetta e "babbo Mario" vedendo interesse e passione da parte mia mi concesse di leggere i Giganti. Dire: "Che onore!" è poco.
Ricordo che il primo giocatore in fotografia ad attrarre la mia attenzione fu Bufalini, un corpulento centro che appena lo vedevi dicevi: "Mamma mia ....com'è grosso! Questo è un toro, un bufalo !" ecco .... appunto .... Bufalini.
SAURO BUFALINI CON IL #6 ACCANTO AL PIù ALTO GIOVANNI GAVAGNIN
Oggi riguardo con voi alcuni numeri, alcune pagine dei Giganti del 1968 ..... avete capito bene! Millenovecentosessantotto.!!!
Vi sembrerà strano ma già in quell' anno in quei numeri vi era un pò di Mens Sana. Ritagli, angoli di pagine ed anche grandi del momento che poi transiteranno in via Achille Sclavo.
Nella prima, una copertina dei Giganti del giugno 1968 vediamo "Dado" Giancarlo Lombardi con la maglia della Candy Virtus Bologna; Dado era il capitano di quella Virtus che annoverava altri grandi nomi come Giorgio Buzzavol, Nino Calebotta, Massimo Cosmelli, Augusto Giomo, Corrado Pellanera. La Virtus in quella primavera del '68 arrivò terza nel campionato comandato dalle due lombarde, Ignis e Simmenthal.
Nella copertina dei Giganti vediamo scritto: "Lombardi in Messico con questa grinta!"
Quelle Olimpiadi, giocate un mese dopo, furono vinte dagli Stati Uniti che batterono in finale la Jugoslavia. Noi arrivammo sesti.... tutto bene poi sconfitta con gli Stati Uniti 100-
CON LA MAGLIA #6 CANDY VIRTUS BOLOGNA GIANCARLO LOMBARDI
Invece nella foto copertina sotto dei Giganti del marzo '69 vediamo un Charly Recalcati che indossa la maglia #6 dei campioni d'Italia uscenti, l'Oransoda Cantù, I canturini però termineranno quella stagione al sesto posto con 11 vittorie e 11 sconfitte nonostante i 381 punti fatti da Charly Recalcati (17,5 pts. m.g) decimo realizzatore in assoluto e secondo fra gli italiani dopo Masini (Simmenthal) in quella stagione.
CON LA MAGLIA DELL'ORANSODA CARLO RECALCATI
In questo numero dei Giganti del basket troviamo anche un angolo dedicato alla Mens Sana che in quelle stagioni aveva come sponsor Algor, la nuova fabbrica di elettrodomestici con sede in viale Toselli e facente parte del grande gruppo Ignis.
L'articolo informa sui nuovi ed importanti arrivi in casa Mens Sana; oltre a Paoli, che recentemente ci ha lasciato, proveniente da Livorno, troviamo Natalini altro toscano in forza al Cagliari nella stagione precedente, Biasiol da Biella via Ignis. Intrambi non convinsero molto in quella stagione biancoverde coach Cardaioli quindi non ebbero poi conferma. Si parla di un Ninci che assolverà agli obblighi di leva andando a giocare nelle Forze Armate, di un cambio fra Mens Sana e Costone, un due per uno: al Costone Tanganelli e Piccini, due buoni e seri giocatori, ed alla Mens Sana un Boccini che non incantava certo per la sua struttura fisica (esile) ma per la sua mano che colpiva bene dalla distanza. Si parla anche dell'arrivo in Mens Sana da Rosignano Solvay di un certo Piero Franceschini. Negli anni successivi sarà la vera nuova rivelazione di quella Mens Sana.
Nella nota viene fatto riferimento anche al nuovo palazzetto da tanto tempo atteso ed in quell'anno finalmente una realtà. Si tratta logicamente del Dodecaedro.
ARTICOLO SULLA MENS SANA NELLA PAGINA INTERNA DEI GIGANTI
All'interno troviamo anche un quiz per misurare le competenze fra i lettori dei Giganti.
In questo numero che stiamo guardando nelle tre domande-
Sotto poi troviamo anche un interessante articolo di Valerio Vatteroni, giocatore che sarà in Mens Sana nella stagione della prima promozione in A. Tratta in modo abbastanza tecnico del tiro. Valerio era un giocatore molto apprezzato, pisano ma di scuola livornese, con buona tecnica, più volte in nazionale e vincitore di uno scudetto con Varese nel 1963/64.