Petar Naumoski
la perla macedone delle grandi sfide
01 mag. 2002|Posted in :
HR Basketsiena
Quando parliamo di Macedonia in casa Mens Sana il pensiero corre subito a Vbrica Stefanov, il primo grande play di un'era di trionfi. Poi lo associamo ad un altro grande play, Bo Mc.Calebb che anche se statunitense, dopo aver ottenuto la cittadinanza macedone, nell'estate del 2010 fece impazzire quel popolo appassionato di basket regalando loro una qualificazione agli Europei da sogno con il relativo seguito.
Ma quella bandiera, quel sole nascente giallo con otto raggi rossi che si estendono fino ai bordi, che qualcuno portava al PalaMensSana ha sventolato anche per altri grandi personaggi macedoni: non possiamo dimenticarci del grande "Vlado" (Ilievski) e dello "zio" Petar (Nuamoski).
Petar Naumoski, Peca per gli amici, fu chiamato giovane giovane nella grande Jugoplastika per giocare al fianco di Toni Kukoc, Dino Radja, Zan Tabak ed altri. Un grande fra i grandi in un team che e' rimasto nei memoriali del basket europeo.
II suo nome compare cosi' nel roster della Jugoplastika che vinse due Euroleagues nel 1990 e 1991, entrambi contro l'FC Barcelona nella finale. Poi la guerra dei balcani elimina la Jugoslavia e Peca si trova a girare l'Europa (come gli altri). Cosi' comincia a vincere ed essere il protagonista di grandi sfide e battaglie: 24 titoli vinti in Jugoslavia, Turchia e Italia. Quanti possono vantare un palmares tale? In Italia vince con Treviso una Coppa Europa ed un Campionato e con la Mens Sana una Coppa internazionale, l'ultima edizione della coppa Saporta.
Naumoski e l'uomo delle grandi sfide. Nella finale di Lione vinta dalla Mens Sana contro il Pamesa Valencia fu lui ha dare lo strappo, a mettere quelle bombe che distrussero le velleita' di Hopkins, Alston, Rodilla facendo 23 punti con un 7su11 da mozzafiato, chirurgici, di quelli che contano, con la freddezza del killer che colpisce al momento giusto. Poco piu' di un mese dopo, nei playoff di quella indimenticabile stagione 2001/02, agli ottavi quanda la battaglia comincia a farsi dura, da protagonista, elimina Udine (23 punti) negli ottavi. Lui c'e' anche nei quarti contro Cantu' in un'aspra sfida. "Zio" Petar, come era chiamato dai compagni, fara' 25 punti nella decisiva gara3. Lottera' fino all fine ma non bastera'; Gorenc quella sera fara' 0 punti come Chiacig e Bulatovic e Zukauskas 2 punti.
Petar e le grandi sfide: inizio' nel 1992, nella League jugoslava. Lo ricordiamo in una partita/guerra contro il Partizan a Belgrado; Naumoski praticamente la vinse da solo per poi uscire dopo quattro ore dagli spogliatoi.
Nella grande stagione dell' Efes Pilsen nella quale il team turco inizio' la sua ascesa in Europa raggiungendo una finale continentale, la Coppa Korac, il cervello di quella squadra era Naumoski, con 31.2 minuti a partita, 17.0 punti e 25su52 da tre (48,1%), 3,0 assist e rimbalzi. La finale venne giocata a Torino contro l'Aris Thessaloniki. La partita si concluse 50-48 con la vittoria dell' Aris e sara' ricordata principalmente per quello che accadde in tribuna fra i tifosi di entrambe le squadre. Nella battaglia in campo il macedone lotto', quasi da solo, fino all'ultimo possesso anche perche' quattro giocatori Efes finirono in ospedale.
Altra grande sfida: con la Benetton nella finale di Coppa delle Coppe giocata all' Abdi Ipekci di Istanbul, ex casa di Naumoski, contro il Taugres Vitoria. Entrambe le squadre si erano gia' incontrate nei quarti di finale con il fattore campo determinante: a Vittoria vinse il Tau 81-71, a Treviso vinse la Benetton 99-89. In finale a spuntarla fu la Benetton (94-86) con Naumoski e Orlando Woolridge a fare la "coppia letale" con 26 punti a testa. Naumoski fece 5su5 da2 , 2su4 da3 , 10su11 ai liberi piu' 2 rimbalzi e 5 assist. Gioco' tutti i 40 minuti.
In Turchia l' Efes Pilsen si rese conto che la perdita di Naumoski era stata deleteria. Lo richiamo' e riusci' a riportarlo a Istanbul. Nel mese di marzo, l'Efes Pilsen si gioco' la finale di Coppa Korac contro Milano, contro un monstrous-team: Bodiroga, Gentile, Fucka e Blackman. A Istanbul l' Efes ha vinto 76-68 con un incontenibile Naumoski. Mazzo' con 31 punti. Nella sua mttanza fece 8 su 10 da due punti, 5 su 11 da tre con 10 assist in 40 minuti. Nonostante il - 8 per gara 2, Milano rimase la favorita. Ma in casa riusci a vincere di soli 7 punti (77-70) con 20 punti di Fucka, 15 di Gentile e 14 per Bodiroga. Titolo e sfida se l'aggiudico' l'Efes e l' MVP, "l'uomo del gioco" fu ancora una volta, Naumoski, con 26 punti grazie al suo 3 su 5 da due, 4 su 8 da tre e 8 su 8 ai liberi. Fu il suo quarto trofeo europeo ..... poi arrivera' quello di Siena con la prima grande Mens Sana di Atamam ma questo l'abbiamo gia' rammentato sopra.
Zio Petar, la perla macedone delle grandi sfide.