I dubbi di Dido Guerrieri:
"Ma Cardaioli fa uso di spilloni ?"
20/ 01, 1978 |Posted in :
Taccuino di Dido Guerrieri
Giuseppe "Dido" Guerrieri, allenatore e giornalista che ha lasciato un vuoto immenso quando il primo febbraio del 2013 ci ha lasciati, come allenatore ha sempre guardato con un occhio attento le alchimie difensive del coach senese Ezio Cardaioli. "Dido" era un intellettuale del basket, maturita' classica al "Giulio Cesare" di Roma, due anni di studi universitari in medicina, poi all'ISEF; si laureo' nel 1955 con il massimo dei voti. Anche "il Carda" veniva dal classico, Liceo Piccolomini di Siena, ma le sue attenzioni erano meno intellettuali.
"Dido" nel suo taccuino fa i seguenti accostamenti fra gli allenatori dell' A1 dell' epoca: Sales, l' educazione, Bianchini, la filosofia, Peterson, la pubblicita', Tanjevic, il dinamismo, Nikolic, il pessimismo. Cardaioli, la furberia, e per altri ex senesi, Rinaldi l' eccentricita', Recalcati la diplomazia.
Quindi Cardaioli, per Dido Guerrieri, era la furberia; questo, forse, perche' vincere contro il coach senese era sempre stata una cosa complessa per lui. Alcune volte si e' arrampicato anche sugli specchi, trovando la classica scusa degli infortuni . Una volta scrisse nel suo taccuino:
"Fra una settimana incontro Cardaioli ed ecco che oggi posso compilare una vero bollettino medico: la caviglia di Morandotti, l' influenza di Scott May e il suo piccolo. Questo complica le cose perche' Scott non potra' giocare ed il bambino deve guarire immediatamente (oggi e' giovedi') altrimenti la madre dovra' rimandare la partenza per gli Stati Uniti prevista per sabato ... mi dimentcavo dello junior Paglieri con problemi alla schiena.
In gioventu' ho completati gli esami dei primi tre anni della Facolta' di Medicina. Con le nozioni apprese potrei benissimo a questo punto fare il medico. Certamente non qui ma a Singapore, o a Tumbuctu. Ricordate quei vecchi film di ambiente coloniale, con Humphrey Bogart; c' era immancabilmente anche un medico alcolizzato espulso per indegnita' dall' Ordine che poi, in un modo o nell' altro, si redimeva salvando la vita a qualcuno. Ecco, potrei fare lo stesso, magari non sapro' riconoscere al primo colpo la lebbra o il beri-beri, ma in fatto di diagnosi e prognosi per quel che riguarda i giocatori, non mi batte nessuno.
Sono invece un po' scarso in scienze occulte, cosa in cui credo sia professore Cardaioli.
Ieri sera ho conosciuto un signore che e' stato parecchio tempo ad Haiti, e mi ha parlato dei riti voodoo, degli zombies e delle streghe, quelle che infilano gli spilloni nei pupazzi e fanno ammalare o peggio la gente. Di zombies non ne ho bisogno, ne ho avuti abbastanza fra i miei giocatori del passato. Ma una strega di Haiti mi farebbe comodo, per far certe cose che so io. Pensandoci bene, debbo anche controllare se Cardaioli ha passato qualche settimana nei Caraibi. E' un indiscusso mago della difesa, ma quando si deve giocare contro la sua squadra, non si sa come, si fa sempre male qualcuno della mia squadra prima dalla partita".