2005 - SI GETTANO LE BASI PER UNA GRANDE SEQUENZA DI VITTORIE
Ciò che il l’estate 2004 rappresenta per Carlo Recalcati ha dell’inverosimile. Questo straordinario uomo di sport, i cui trionfi come giocatore a Cantù e in azzurro sarebbero per molti già sinonimo di appagamento, continua la sua marcia inarrestabile che lo porta dal delirio dei 9636 paganti di gara 3 Finali scudetto del 5 giugno (Mens Sana-Fortitudo Bo) fino ai 14500 di un caldo 27 agosto, Olimpiadi di Atene, quando l’Italia batte la Lituania campione d’Europa e vola davanti ad Allen Iverson e alle stelle NBA per disputare la finalissima con la leggendaria Argentina di Manu Ginobili.
In questa quasi irreale atmosfera azzurra la Mens Sana 2004-2005 si presenta alla Supercoppa nel settembre con un “ritocco” di storia italiana alla “rosa di squadra”: arriva Carlton Myers nelle file biancoverdi.
L’ inizio è sfavillante, la vittoria nella Supercoppa il 25 settembre contro la Benetton presenta una Mens Sana perfetta che gioca a memoria, sembra che i leader Stefanov, Thornton, Galanda e Vanterpool abbiano accettato l’integrazione del’ ex capitano della Fortitudo, il quale a sua volta sembra accettare il nuovo ruolo, non più prima opzione offensiva come era alla Fortitudo; si presenta in quel giorno anche un po’ di futuro della Mens Sana con l’arrivo di un giovane, Ben Eze, al quale saremo indelebilmente legati. Alla 5° di campionato la MPS è gia solitaria al comando con 5 vittorie e zero sconfitte, davanti a Benetton, Fortitudo e Armani Mi messe in fila, ma sembra che nella vittoria di Varese, campo per tradizione difficilissimo per la Mens Sana, sia successo qualcosa. Stefanov è perfetto, 17 punti e 6 assists, Thorton quasi, 14 punti 7 rimbalzi e 3 assists, Kakiouzis esce dalla panchina e ancora una volta si fa trovare pronto con 16 punti e 6 rimbalzi in 24 minuti di gioco, ma per alcuni c’è un equilibrio che si rompe.
Myers gioca 30 minuti e segna 29 punti, colpisce da tre, dalla media, in entrata subendo falli, a un certo punto regge da solo l’attacco della squadra, mentre Vanterpool si ferma a 13 minuti di utilizzo, anche perché gravato dai falli. Le voci maligne danno la lettura di questo positivo tabellino come invece una negativa rivalutazione che Carlton fa di se stesso nelle gerarchie della squadra. La storia finirà in un tristissimo comunicato stampa di metà marzo 2005 nel quale Myers si allontana dalla squadra interrompendo i rapporti con la Mens Sana Basket. Separazione consensuale.
Non è un bel segno nel cuore della stagione; infatti anche in Europa il tutto si ripete: la Mens Sana parte bene, arriva alle Top 16, dove all’andata vince due gare su tre perdendo solo a Tel Aviv col Maccabi 84-85 con un tiro all’ultimo secondo di Jasikevicius. Poi, nel girone di ritorno crolla, subisce 3 sconfitte nette a marzo in piena crisi-Myers. Una separazione, che ,se da una parte vuole tentare di salvare il salvabile, decreta invece la fine del 2004-2005: sconfitta a Siena in gara 1 dei quarti di finale dalla Lottomatica Roma di Piero Bucchi, non riesce piu a fare il controbreak.
Ovviamente, alla luce odierna una stagione regolare chiusa a 25 vittorie e 9 sconfitte, al secondo posto a pari merito con la Fortitudo BO allora considerata una stagione negativa, sarebbe sottoscritta da tutti noi seduta stante.
Ma proprio in un 2005 così apparentemente mesto, Recalcati ha la forza di fare un ultima invenzione: lavora insieme al general manager Minucci alla costruzione di un grande progetto che pone le basi per la più grande sequenza di vittorie che il basket italiano ricordi.
Arrivano in estate Shaun Stonerook e Rimantas Kaukenas, le prime pietre di fondamento del nuovo ciclo, sempre più spazio a Ben Eze, sempre meno riserva di Roberto Chiacig, e sempre più conferenze stampa tenute da Simone Pianigiani che si presenta in sala stampa al termine delle partite al posto di Recalcati.
Partono i vecchi leoni Vanterpool, Thornton, Kakiouzis, Galanda. La stagione 2005-2006 in sé presenta momenti bui, l’eliminazione al primo turno dell’Eurolega per esempio, ma ancora una volta in ultima analisi in “regular season” la squadra la finisce al 3° posto, 23 vittorie su 34 partite, 67,6%, e oggi ci metteremmo un'altra firma in calce. E’ il momento dei duelli con Napoli e Roma.
Napoli vince per due anni di seguito a Siena, con un Lynn Greer che fa impazzire un gran difensore come Justin Hamilton. Al Palaestra Greer fa 33 punti con 19 su 21 ai liberi e 8 assists, una delle più grandi prestazioni mai viste da parte di un play ospite ma proprio quella sera nella sconfitta si vedono le basi del futuro: Kaukenas fa 22 punti con 10 su 10 ai liberi e 5 assists, Stonerook fa 17 punti col 66% da tre e prende 7 rimbalzi, gli uomini del futuro che sono anche gli ultimi ad arrendersi, insieme ad un grande del basket argentino, Mercelo Nicola, che quel giorno esce dalla panchina e fa 15 punti con 5 assists per elargire momenti di classe assoluta che concludono proprio a Siena una grande carriera.
Pazienza se alcune scelte si sono rivelate sbagliate: Woodward non è il nuovo Vanterpool, e andando alle origini delle loro storie cestistiche non è poi difficile intuirlo, Jameel Thomas non è il nuovo Bootsy Thornton, sebbene sia il cugino di Stephon Marbury, stella dei New Jersey Nets in NBA, Justin Hamilton che ci regala alcuni momenti di gloria come la vittoria a Cantù con una tripla sulla sirena del supplementare, non è il nuovo Stefanov, sebbene sia sulla carta una bella scelta, prodotto dei Florida Gators, con cui raggiunge una Final Four NCAA.
Pazienza. Siamo pronti per la stagione 2005-2006, l’inizio del più dorato dei momenti d’oro.
FOTO: 1) Carlo Recalcati 2) C. Mayers in Supercoppa vs la Benetton Tv 3) S. Stonerook nelle prime tagioni alla Mens Sana 4) D. Hamilton playmaker della Mens Sana nella stagione 2005/06
scritto da Rudi Simonelli
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