2010 - STAGIONE DEI RECORDS, 41 VITTORIE CONSECUTIVE. PRIMO CAMBIO GENERAZIONALE ... MA IL METODO E' LO STESSO COME LA VOGLIA DI VINCERE
Ed eccoci al 2009/1010. Dal 2003 al 2009 la Men Sana Siena ha raggiunto 3 Final Four e un Quarto di finale. L'Eurolega è ormai il chiodo fisso, "il desiderio'. Guardo Shaun Stonerook e penso a Ivan Lendl che definiva Wimbledon "the Desire" cioè "il Desiderio" proprio perché era sempre tra i migliori ma non lo vinceva mai.
Ma intanto il 2010 ci regala altri record nel campionato italiano. A gennaio la Mens Sana batte la seconda in classifica, Caserta, di 25 punti confermando la statistica che la vede vincere con uno scarto medio di 22,5 punti a partita ogni gara; un ventello, e chi gioca a basket lo sa bene che un ventello è sempre umiliante.
Alla ventunesima di campionato vincendo contro l'Angelico Biella la MPS arriva a 21 consecutive che sommate alle 10 di fila dei Playoffs 2009 e alle ultime 10 della stagione regolare 2009 fanno 41 vittorie consecutive, un record fantastico.
La finale 2010 contro l'Armani è una formalità 4-0, e verrà ricordata solo per le grandi partite di McIntyre, l’ultima a 28 punti, gara 4 che inizierà la serie dei grandi e commoventi abbracci. Il primo appunto fra Terrel e Simone Pianigiani.
l'Euroleague lascia invece un po' di amaro perché nelle Top 16 la Mens Sana viene eliminata per differenza canestri dal Real Madrid, dopo essersi tolta la soddisfazione di batterlo a Siena 83-76 con una encomiabile e commovente partita di un professionista che risponde al nome di Denis Marconato, il quale si permette di fare 11 punti decisivi contro i Reali di Spagna, nella serata in cui Kaukenas ritorna per la prima volta a Siena da avversario. Una gran serata con Kaukenas applaudito e commosso che fa però 21 punti, ma La Mens Sana offre una di quelle serate globali che tanto fanno amare il basket di stampo Europeo. Sato mette 14 punti 7 rimbalzi e sopratutto la museruola a Jaric, Stonerook azzera Ante Tomic, Eze fa coppia con Marconato aggiungendo un perfetto 4/4 in area e se soffrono tutti e due un tremendo Darius Lavrinovic sono bilanciati da un McIntyre da 24 punti e 11 assists. Ma non si arriva ai quarti. Pazienza. Archiviamo il 2009-2010.
Siamo ormai arrivati ad un primo cambio generazionale.
Se ne vanno nell'estate 2010 Terrel McIntyre, Romain Sato e Ben Eze le anime profonde della squadra, oltre alla guardia titolare David Hawkins, che però in Eurolega è stato leggermente al di sotto delle aspettative; se ne va anche il sesto uomo Henry Domercant però Minucci lavora bene perché pesca dal mazzo un gran playmaker, Bo McCalebb, una Final Four di Eurolega appena conquistata col Partizan Belgrado e una grande Ala piccola come Malik Hairston, arrivato da una Élite Eight NCAA con Oregon University, che potenzialmente sostituisce nel migliore dei modi Romain Sato.
Gli infortuni però condizionano Hairston e McCalebb in due momenti diversi della stagione, giusto il tempo però di dare la possibilità a due altri uomini di brillare: il primo è Nikos Zizis, che per nulla deluso di non essere subentrato a McIntyre come play titolare sfrutta l'occasione per inserirsi con autorevolezza nel quintetto base.
Nella finale di coppa Italia contro Cantù, che nel 2011 sostituisce Milano come avversaria principale della MPS, guida per quasi tutta la gara le redini del gioco, non ha play che lo sostituisce se non un fantastico David Moss che gli da respiro per qualche minuto portando brillantemente palla, e segna 16 punti compresa la tripla che chiude la partita a 58" dalla fine.
Quella finale di Coppa è un simbolo della storia della Mens Sana e delle sue inesauribili risorse.
McCalebb è fuori, Hairston è appena rientrato e completamente fuori condizione, Kaukenas, rientrato dal Real Madrid a Siena, acciaccato non parte nei titolari. Lavrinovic è fuori col mal di schiena ma chiede di giocare.
Cosa inventa Pianigiani? Carraretto parte titolare come guardia e segna 11 punti e concede a Mazzarino, cannoniere di Cantù solo 7 tiri, Lavrinovic esce dalla panchina e fa 21 punti in poco meno di 20 minuti, Kaukenas centellinato nei momenti decisivi fa 11 punti, 5 assists e una rubata chiave dopo la tripla di Zizis, Ress gioca minuti importanti dando il cambio a Lavrinovic; momenti indimenticabili ma la vera perla del 2011 è ancora l’Euroleague.
A parte l’incredibile notte fra il 16 e il 17 dicembre in cui sono inseguito dalla neve mentre rientro da Siena dopo il trionfo con il Fenherbace la storia la fa il quarto di finale con l’Olimpyakos. Una batosta che sfiora i 50 punti di passivo in gara 1 ad Atene viene clamorosamente ribaltata nelle successive tre gare: Marko Jaric, arrivato a Siena per sostituire McCalebb, appena arrivato faticava a portare palla nella meta campo ma ora è straordinario protagonista di una vittoria decisiva in gara 3, con sospensioni cadendo all’indietro, triple e entrate a canestro; Malik Hairston in grosse difficoltà a seguito dell’infortunio a inizio stagione esplode in tutta la sua energia e in gara 4 segna 25 punti portando Siena alla quarta Final Four della sua storia.
Poi mette la ciliegina sulla torta nelle finali scudetto quando in gara 2, su splendido passaggio lungo, quasi un cross di Kaukenas, va a schiacciare al volo in quella che resterà l’azione simbolo delle finali 2011.
La Final Four di per sé è l’unica delle 4 giocate dove la Mens Sana non è mai stata realmente in grado di vincere, la semifinale col Panatinaikos la ha sempre vista in svantaggio nonostante l’impegno, e a parziale consolazione andrà il fatto che a eliminare la MPS nel 2011 e nel 2012 sarà la squadra poi Campione d’Europa. Romain Sato da grande ex, scoperto e cullato da Luca Banchi nelle terre toscane, raggiungerà in quel 2011 il suo top vincendo col Pana il titolo partendo da titolare nella finale in cui sarà tra i migliori in campo, con 13 punti e 7 rimbalzi. Pianigiani dice che è iniziato un altro ciclo, il sogno non è ancora finito.
FOTO: 1) Terrell Mc Intyre Mvp della finale scudetto 2010 2) Bo Mc Calebb un grande arrivo nella stagione 2010/11 3) Finale di Coppa Italia giocata a Torino - Esultanza di Stonerook, Lavrinovic, Kaukenas 4) Malik Hairston devastante nella gara 2 Finale scudetto 2011 a Milano
scritto da Rudi Simonelli
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