USCIMMO DAL CAMPO AL GRIDO: "VENDUTI VENDUTI"
Per la Mens Sana il campionato 1975/76 in parte fu sfortunato ed in parte talmente vergognoso, in poche parole una stagione da dimenticare.
La Fip inventò una nuova formula relativa allo svolgimento del campionato. Ci fu una prima fase e chi entrava nelle prime sei (il campionato era a dodici squadre)
faceva la cosidetta poule finale, le altre sei venivano inserite in due gironcini mischiate con squadre di A2.
La Sapori non ce la fece per un pelo a entrare tra le prime sei: con 20 punti infatti giunse a pari merito con altre tre squadre, Snaidero, Mobilquattro e Jollycolombani;
la Snaidero e la mobilquattro per il solito discorso della classifica avulsa entrarono tra le prime sei e quindi furono ammesse alla poule finale. La Mens Sana
fu inserita invece in un girone che comprendeva anche la China Martini e la Brina Rieti di A1, più Petrarca Gorena, Duco Mestre, Juve Caserta, Fag Napoli ed Ausonia Genova di A2.
Vincemmo questo "secondo campionato" abbastanza agevolmente, giungendo primi con alle spalle la Gorena Petrarca e la Chinamartini, così nello stesso campionato conseguimmo
la retrocessione e di nuovo la promozione in A1.
Voglio però ricordare la brutta figura che si fece nell'ultima partita di questa seconda fase: eravamo già matematicamente sicuri di essere ritornati in A1 e dovevamo giocare al Dodecaedro
con la Petrarca Gorena di Sales, che invece per essere promossa (veniva dall'A2) doveva per forza vincere contro la Mens Sana. Naturalmente nonostante le mie raccomandazioni
di finire l'anno "a modino" accadde che le motivazioni dei goriziani si dimostrarono sul campo così forti al punto di essere determinanti ai fini del risultato, che fu addirittura
di 78 a 56 a loro favore. Doveva essere una festa per il ritorno in A1, invece uscimmo dal campo tra fischi, sfottò vari e al grido "venduti venduti".
* da "Dal basket amatori alla serie A andata e ritorno" di Ezio Cardaioli
|