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SERGEJ BELOV AL PALAMENSSANA
SIENA  agosto  2019   |   FONTE : Basketsiena.it  Stefano Fini  |  FOTO: Sergej Belov al PalaMemsSana ( foto di A. Mattioli)
Parlare del basket senese e dei suoi rapporti con quello internazionale vuol dire parlare principalmente della Mens Sana e delle sue varie avventure nelle coppe internazionali. Questo ci porta a dimenticare o perlomeno a non ricordare altre circostanze , altri eventi che hanno visto Siena coinvolta in manifestazioni internazionali.

Un ritrovato adesivo (vedi la foto sotto) ci riporta alla mente qualcosa che avevamo quasi dimenticato o, addiruttura, qualcosa di non vissuto soprattutto per i non giovanissimi.
Come vediamo dal 9 al 19 giugno del 1979 a Siena, al pari di Gorizia, Venezia e Torino, si tenne il 21º Campionato Europeo Maschile di Pallacanestro FIBA (noto anche come FIBA EuroBasket 1979).
Per l'esattezza le squadre partecipanti al Campionato furono ripartite in tre gironi e le prime due di ogni girone andarono a disputarsi le finali a Torino.
Al PalaMensSana di Siena arrivarono quelle del gruppo B ovvero Spagna, Unione Sovietica (URSS), Olanda e Bulgaria e per la gioia di quelli "dal palato fino", per i buongustai della pallacanestro, voleva dire vedere dal vivo la fantastica "Armata Rossa", la squadra capace nella finale olimpica del torneo di pallacanestro di sconfiggere i giganti statunitensi.

In piena guerra fredda, nell’edizione olpimpica più tesa e drammatica di sempre. Per giunta dopo un finale di partita contestatissimo, e ancora non riconosciuto da alcuni dei protagonisti.
E fra gli eroi di quel "Monaco 72" passato alla storia, arrivava a Siena nell' occasione di quei Campionati europei il "grande zar", il divino Sergej Belov.
Bisogna entrare nell'epoca per capire l'importanza, la rarità. Non vi erano ne Youtube, ne Facebook ne gli altri mezzi visivi attuali e pertanto quella era una occasione fantastica per vedere il grande Belov.

Sergej Aleksandrovič Belov è stato il simbolo del CSKA Mosca e della nazionale sovietica degli anni sessanta e settanta, nel ruolo di guardia è stato uno dei dominatori del basket della sua epoca. Considerato come uno dei migliori europei di tutti i tempi, è stato il primo giocatore non statunitense ad essere inserito nel Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
Nel suo palmarès figurano 2 Coppe dei Campioni, 11 campionati sovietici e 2 coppe nazionali vinte da giocatore con il CSKA, oltre allo storico oro olimpico a Monaco 1972, a 2 Mondiali e 4 Europei.

Non avrebbe senso parlare delle sue caratteristiche tecniche data la grandezza, era uno che sapeva fare tutto e nel miglior modo.
Che occasione vederlo dal vivo a Siena ! E ad inizio pagina (in alto) una rara fotografia di Sregej Belov al PalaMensSana fornitaci da Augusto Mattioli.

In quelle tre partite disputate al PalaMensSana le cose che mi rimasero dentro e negli occhi furono la naturalezza con la quale faceva tutto, dando l'impressione del tutto facile, e l' ìntelligenza cestistica applicata .... e poi (centrerà poco) anche quel baffo lo distigueva.

Delle tre partite giocate, bella fu l'ultima, disputata l' 11 giugno alle ore 21.15 contro la Spagna e persa 90-
101 alla presenza di un buon pubblico. La Spagna aveva bisogno di vincere e convincere dopo la non bella vittoria contro la Bulgaria (85-
81); anche la Spagna avev fior di giocatori ed in quella partita dettero il meglio di loro: De La Cruz 25, Santillana 24, San Epifanio 20, Corballan 12. Fra i campioni dell'URSS, che fino a poche ore prima erano a visitare le bellezze di Siena, si ebbe l'impressione che qualcuno di loro fosse rimasto in Piazza del Canpo ... non certo Belov 20 punti e Tkatchenko 20 punti.

Per la cronaca quei Campionati Europei del 1979 furono vinti dall' URSS che batterono nella finale Israele 98-
76 con, logicmente, Sergej Belov MVP.


Nel 2007 Belov e’ entrato a far parte della Hall of Fame. Il segretario della Federazione internazionale di basket (Fiba), Patrick Baumann, così ricordò il leggendario campione: «È stato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi e una delle stelle che ha contribuito a far crescere il gioco del basket di tutto il mondo. È stato parte integrante della nazionale sovietica che ha ottenuto ogni tipo di vittoria dalla fine degli anni ‘60 ai primi anni ‘80 ed ha raggiunto altrettanti successi a livello di club con il Cska ... un grandissimo !!

Quel grandissimo nel giugno del 1979 passò anche per Siena.

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