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Siena febb. 1983 -
Fonte: Renzo Mermugi -
25 maggio 1989: cosa accadde? Difficile collegare una data ad un evento sportivo. Ma se diciamo ... ve la ricordate gara-
Ed il 14 gennaio 1983 cosa accadde? Ancora piu' difficile.
Quel giorno la Mens Sana gioca in casa contro la Sav Bergamo di Jura e Kupec, prima in classifica. Batterla voleva dire rientrare in lotta per il ritorno nella massima serie ma l' incontro venne sospeso al 15'20" del primo tempo perche' un arbito viene fetito al capo da una moneta lanciatagli da un tifoso. L' arbitro che perdeva sangue dalla ferita, fu soccorso e trasportato all' ospedale. Cosa hanno in comune queste due gare ? In entrambe l' arbitro fu il signor Zeppilli di Roseto degli Abruzzi ... un vero protagonista !
Peggio non poteva iniziarlo quel 1983 la Mens Sana.
Gioca in casa contro la Sav Bergamo di Jura e Kupec, prima in classifica. Batterla vuole dire rientrare in lotta per il ritorno nella massima serie. Gara pertanto importante e molto sentita sia in campo che fuori. A posteriori potremmo dire gara fin troppo sentita dal momento in cui l' incontro venne sospeso al 15'20" del primo tempo perche' uno dei due arbitri, Zeppilli di Roseto, viene fetito al capo da una moneta lanciatagli contro da un tifoso.
Nella cronaca della Nazione di quel giorno Roberto Morrocchi scrive: 'L' incidente e' accaduto quando la Sapori, che pochi minuti prima condiceva per 34 a 25 era stata quasi raggiunta salla Sav rientrata grazie a qualche decisione arbitrale a suo favore, andando ad appaiare i senesi sul 34 pari. La Sapori trovava un altro ottimo camestro dalla distanza con l' inesauribile Alberto Ceccherini ma un altro paio di errori arbitrali grossolani di Zeppilli penalizzarono i mensanini; cosi' accadde il fattaccio. Il solito 'furbastro' da strapazzo lancia una moneta da 100 lire sul campo. La moneta diventa un piccolo proiettile e colpisce l' arbitro Zeppilli alla nuca. L' arbitro resta in piedi in mezzo al parquet, ma si capisce subito che l' incontro appassionante fra senesi e bergamaschi e' arrivato all' epilogo'.
Gesto deplorevole ed ingiustificabile ma questo non toglie dal dover dire che quella serie di decisioni arbitrali del signor Zeppilli di Roseto furono, sportivamente, oscene e potremmo anche dire provocatorie. Dopo un arbitraggio del genere, costellato di errori macroscopici a ripetizione fatti nel contesto di una gara importante, quel fischietto non avrebbe dovuto piu' arbitrare incontri di livello dimostrandosi non all' altezza dell' impegno.
Invece, non solo questo non avviene ... ma accade il contrario: viene anche premiato. E cosi' alcune stagioni dopo, per l' esattezza il 25 maggio 1989, lo troviamo ad arbitrare addirittura una finale scudetto. Gara-
Il 14 gennaio 2010 l' arbitro di Roseto degli Abruzzi ha rilasciato la seguente intervista al Tirreno:
Signor Zeppilli, come sta?
'Tutto bene, grazie. Ho 63 anni, sono un bancario in pensione e da inizio anni Novanta il mio cognome e' stato corretto in Zeppillo'.
Decisione volontaria?
'No, e' stato l'ufficio anagrafe del Comune. Mio fratello e' andato a ricercare un estratto di nascita e cosi' abbiamo scoperto che sul foglio originale c' era stato un errore di trascrizione. Gli scrivani di allora usavano pennino e calamaio, quello di Roseto fece un arrosto scrivendo una 'o' arrotata al punto da sembrare una 'i'. Pensi che mio padre aveva un negozio: ho ancora la targa 'Barberia Vincenzo Zeppilli' e tante medaglie di concorsi che aveva vinto. Nemmeno lui ha saputo di chiamarsi Zeppillo'.
Ma lei di 'arrosti' arbitrali li ha mai fatti ?
'Assolutamente no. Anche nei casi toscani le mie scelte erano state giuste'.