Dicembre 1484 - L'Inquisizione operò a Siena fin dal secolo XIII per sradicare anche nel nostro territorio l'eresia. Nella mentalità medioevale all'eresia
si collegavano l'idolatria e la stregoneria.
Giace nel nostro archivio arcivescovile un manoscritto della seconda metà del sec. XV "contro cinque streghe" redatto a seguito di una inchiesta disposta dall'Inquisizione.
Il foglio è in gran parte rovinato dall'umidità, ma nel retro si possono leggere quattro dei cinque capi d'accusa, in latino, che riproduciamo tradotti.
I - "Dopo l'invocazione di Demoni in un cerchio tracciato... e moltiplicando le danze si sono avvoltolate con gli spiriti (?) maligni in ogni sporcizia ed iniquità".
II - Queste hanno anche facsinato bambini e ucciso fanciulli e fanciulle. E una è caduta in tanta scelleratezza che non ha avuto orrore di uccidere e fascinare la propria figlia.",
III - Inoltre hanno osato aprire i sepolcri dei morti, estrarre i cadaveri dei bambini, aprire i corpi con una lama e sottrarre il grasso posto intorno ai reni per preparare unzioni malefiche".
IV - E per coprire di più le loro imposture si sono avvicinate alla confessione sacramentale, ma non hammo detto i loro malefici, anzi con tutte le loro colpe ogni anno hanno preso indegnamente
la Sacra Eucarestia".
Nel verso del foglio, anch'esso molto rovinato, è leggibile la conclusione: "Convenga per loro una penitenza salutare e penale" (Paenitentia salutaris et penalis eis conveniat...)"Debbano essere lasciate davanti al Foro secolare"
(ante foro secularidebeant derelinqui).
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