GLI INDIMENTICABILI: BORIS GORENC "LO ZAR"


Boris Gorenc, un' icona del basket senese. Boris "lo Zar". Due stagioni a Siena, per lui un record dato che è sempre stato poco tempo nelle varie piazze a causa del suo carattere. Difficoltà ad instaurare rapporti durevoli con coach, presidenti di società e compagni di squadra.
Ma ai tifosi mensanini quel carattere piaceva: aggressivo, passionale, sincero. Due stagioni intense che hanno laciato un segno indelebile.
Per Siena del basket è un indimenticabile ma .... quel "matto" di Boris si ricorderà della Mens Sana e di Siena durante il suo incessante girovagare per il mondo ?
Lubiana

Gorenc, considerato nell'ambiente uno degli zingari del basket per il suo perenne girovagare, nasce a Lubiana il 3 dicembre 1973. E' il tramonto di una turbolenta giornata invermale ... turbolenta ... non poteva essere diversamente.
Nasce di lunedì , il giorno della settimana che si collega alla luna. Lunedì e le sue lune ... non poteva essere diversamente !

Boris lo troviamo diciannovenne fare il suo esordio in prima squadra con la maglia dell' Olimpija Lubiana; vincerà la coppa Europa e 5 scudetti poi il primo trasferimento di una lunga serie a Strasburgo dove, dopo 6 partite, viene tagliato.


Nell' autunno del 1977 s' interessano a lui i Chicago Bulls. Vola in America. E' nella fantastica squadra della stella delle stelle, Michael Jordan. Boris venne tagliato prima della stagione Nba.

Si racconta che M.J. gli avesse detto: "Stai attento Mr. Gorenc! Non fare il furbo con me!". La battuta è il preludio ad un famoso aneddoto che vi raccontiamo cliccando nel logo sopra dei "Ricordi mensanini" ....


Inizia la sua esperienza italiana: Rimini, Bologna, Reggio Emilia; tanti ritagli di stagione. Il 13 luglio 2000 viene ingaggiato da Imola ma la convivenza con "Vincenzino" Esposito, da poco rientrato dalla Nba, è difficile e così ... arriva Siena.
Nelle 2 stagioni in maglia Mens Sana totalizza 1.291 punti con 17,8 pts. media gara tirando con il 61,7% da 2. Il suo terzo tempo che inizia da metà campo è indimenticabile.

Per i frequentatori dei gradoni dell' allora Palasclavo difficile da dimenticare anche la signora dello Zar Boris Gorenc, la splendida splendente Natasha, una delle più belle e "prorompenti dame del nostro parquet. A suo tempo quel gentlemen di Antonio Tasso scrisse: "Al suo arrivo anche i più attenti dei pick and roll non poterono non apprezzare su quelle poltroncine gli accavallamenti delle signora Gorenc".
Boris a Siena sta bene e sul campo si vede. Trova una casa nelle colline senesi, ad Uopini fra vigne ed olivi. A Siena nasce la sua prima bambina, seconda degli attuali tre figli.

Sul campo ricordiamo quella partita tutta energia condita di 25 punti giocata l'8 marzo ad Istanbul contro l' Ulker, quei 35 punti realizzati il 23 marzo ad Udine suo max in biancoverde, quella vittoria ottenuta con il cuore di 2 punti a Milano il 5 maggio ma sopratutto non possiamo dimenticare ...

quel pomeriggio al Pianella di Cantù del gennaio 2001. La Mens Sana vince 67-73 con lo Zar chirurgico nei momenti top-gara.
La Gazzetta dello Sport scrive: "Un solo uomo al comando ossia Boris Gorenc: il giocatore ex Chicago Bulls è super in difesa, poi vola in contropiede con una velocità pazzesca."
Boris agli insulti dei tifosi del Pianella a fine partita risponde andando nel centro del campo per salutare il pubblico con il gesto del "Cristo Redentor", figura che domina su San Paulo do Brasil; Boris "Cristo Redentor" del Pianella.
La foto che ha immortalato il gesto del mensanino è diventata un simbolo per tutti i tifosi "baskettari" senesi.


Per lo Zar Boris sono state altre due le partite con la Mens Sana che ricorda volentieri: "La semifinale di coppa Italia (22 febb. 2002) nella quale battemmo la forte Benetton Treviso e nella quale giocai da leader realizzando 23 punti e la finale Saporta: una partita sentita molto, da tutti, ero molto emozionato". Infatti Boris non giocò da Boris, realizzò 4 punti con 1/7 al tiro quando in quella stagione in coppa non era mai andato sotto la doppia cifra dandone 22 e 24 all' Hapoel, 25 allo Strasburgo, 19 all' Unics Kazan ... l'emozione l' aveva tradito.

Ma alla fine di quella bella stagione Boris lascia Siena. La cosa non piace a molti ed a lui meno che a tutti. Partenza non certo indolore con molti strascichi ... anche di natura giudiziaria: il suo diverbio degenerato in modo piuttosto violento contro Giampiero Petricci, gestore del distributore di benzina della Esso allo Stellino, fece notizia, scalpore ed incise sulla scelta della società.

Boris riprende a girare: Khimki, Olympiacos, Udine, Varese e quando la Montepaschi Siena non segna neanche un punto nel supplementare, un imbarazzante 13-0 di passivo contro la Viola ... e nella stessa giorno Boris Gorenc inizia da metà campo il terzo tempo che regala la vittoria alla Metis Varese sul campo di Avellino, qulcuno (Claudio Moretti) il giorno dopo scrive: "Siena rimpiange Gorenc ! Basta ricordare che Boris Gorenc durante l'estate è stato brutalmente scaricato da Siena, non trovando un posto al suo talento nel grandioso progetto europeo."  

E' in Sumara, in riva al Volga, quando il 21 febbraio del 2007 un incidente, una lesione al legamento crociato anteriore con contusione alla tibia lo ferma per lungo tempo. Il dottor Andrey Ulyanov che lo ha operato dichiara: "ll problema per il recupeo è ... fermare i suoi impulsi. Lui vorrebbe correre subito più veloce di una locomotiva".
Il 19 ottobre 2010 la "leggenda" slovena nonchè Boris lo Zar comunica alla stampa italiana che "andrà in pensione a causa dei ripetuti problemi alle ginocchia che non gli consentono di giocare come lui vorrebbe".

Nel maggio 2013 lo ritroviamo però ancora nell' ambiente, fa l'agente. Gestisce il passaggio di Luca Banchi, coach della Mens Sana, all' Olimpia Milano dopo che aveva quasi concluso, sempre per suo conto, con lo Spartak S. Pietroburgo. Boris rappresenta anche Simone Pianigiani.


Zar Boris, il gitano del basket, in molti se lo immaginano ancora un uomo senza terra ma a vedere da qusta immagine abbiamo dei dubbi ...

Boris per noi è "un indimenticabile" ma noi per lui ? ci ricorderà ?
Su Facebook, nella sua pagina, pubblica una foto da lui scattata nell'estremo nord-est della Russia. E' quella che riportiamo a lato e da lui così commentata: "SIENA E' OVUNQUE !!"

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