Karleton Ernest Johnson, per tutti Carl, è il primo straniero che abbia indossato la maglia della Mens Sana. Appena 29enne lascia Siena ma anche il basket giocato.
Poteva giocare per molti anni ancora; sarebbe stato ancora forte, atletico ed integro, una roccia. In campo non peccava di egoismo;
se avesse finalizzato di più, viste le medie al tiro, avrebbe fatti 40 punti tutte le volte.
Invece lascia il basket. La sua è una scelta di vita, di cuore.
"Carl" nasce a Tyler nel Minnesota il 18 gennaio 1948. La sua carriera di giocatore inizia a 16 anni in un college svedese dell' America, il Gustavus Adolphus
College. Infatti Karl non ha dubbi sulle sue origini svedesi. I vecchi progenitori del padre John come della madre arrivarono nel Minnesota nel 1800 con l'esodo dei contadini svedesi verso l'America.
Una fuga dalla miseria e dalla disperazione che in quegli anni contraddistingueva quei paesi del nord Europa.
Sceglie il Gustavus Adolphus fra una quarantina di Collage che lo avevano cercato per assicurarsi le sue prestazioni. Per due anni è mvp del College; nel 1966 stabilisce
un record di 38 rimbalzi in una sola gara e poi nuovi records di rimbalzi e punti ancora oggi non battuti.
Karl Johnson è troppo per il basket americano: troppo buono, troppo calmo. Quindi cosa fare? Fare l'intagliatore del legno, arte e mestiere che lo aveva preso
insieme alla pallacanestro in quegli anni, o proseguire con il basketball?
Arriva il "Gitano Rosso", come viene soprannominato coach Jim Mc. Gregor per il colore dei suoi capelli e per la sua indole da girovago, e trova una
risposta all'enigma Karliano.
Parte per l'Europa nella squadra della Gilette. Team che il coach statunitense (ma anche allenatore poco fortunato della Nazionale italiana del '56) porta
in tour estivo per il vecchio continente al fine di trovare un ingaggio ai golden-boys americani.
Carl si piazza in Belgio, nella squadra dell'Ypres, cittadina dove trascorre due anni e dove, soprattutto, conosce e sposa Anne-Marie.
Hanno una figlia che chiamano Tina. Ma ... ma il destino si nasconde dove meno pensi. Maria è belga ma le sue origini sono friulane così al primo soffio di vento
Johnson si trova in Italia a giocare in serie A con la Girona Padova.
E' il professor Gino Bonali, allenatore del Petrarca Padova, a sceglierlo per il suo Gorena in serie A.
Johnson gioca una grande stagione: 14 rimbalzi m/g. con oltre 21 punti con il 55% dal campo.
Così nel 1973 arriva nella Mens Sana, neo-promossa nella massima serie. Johnson resta per quattro anni a Siena nella Sapori Mens Sana,
in un gruppo eccezionale e subito vincente con risultati da primato per una neo-promossa, 5° posto.
Carl si fa ammirare ed apprezzare nel Torneo delle Contrade, nominato Coppa Affogasanti, viene scelto da coach Ezio Cardaioli per affrontare
con la Sapori Mens Sana Siena il primo campionato in serie A della squadra toscana.
"Carlino" Johnson nei quattro anni giocati nella Mens Sana realizza 2410 punti, tira giù 708 rimbalzi ed insieme ad Enrico Bovone, altro centrone,
costituisce una accoppiata (il doppio pivot) storica nella storia della pallacanestro senese ed italiana.
Nella foto lo vediamo con una inusuale riccioluta capigliatura; il suo abituale taglio era da marine, da altra epoca rispetto ai "capelloni" del periodo.
A Siena Kark ha girato e sostato a lungo dagli artigiani: ha imparato a fare le vetrate alla Diana ed a lavorare il legno da Sastri & Botarelli perchè voleva fare i mobili in stile quattrocentesco.
Ha imparato a fare i salumi alla senese ed a fare l'apicultore.
Quando il 15 maggio 1977 lascia Siena con i soldi che aveva guadagnato compra un grande appezzamento di terreno con molto bosco nel Wisconsin dove
costruirà la sua casa e la sua vita da agricoltore per produrre solo il minimo indispensabile. Alleva un vitello, la mucca, i maiali per fare i salumi toscani,
le api. Avrà una stalla davanti a casa per il cavallo di Anne-Marie e la città più vicina sarà a 50 km. Si dedica anche all'insegnamento scolastico.
Appena arriva nel Wisconsin, strano ma vero, Karl guarda due film: "Nashville" e "Karl e Kristina".
il primo è ambientato nella cittadina di Nashville durante il festival della country-music che lui preferisce, il secondo narra del drammatico esodo nel 1800
dei contadini svedesi verso l'America ed il loro insediamento nel Minnesota. Strane vicende della storia .... strane vicende della vita.
Karl Johnson che qui sopra vediamo con Carlo Dolfi per il Corso all' uscita del club "Il Campanone" si sposta ancora, a pochi chilometri, a Eau Claire, sempre nel
Wisconsin dove Carl riprende gli studi per conseguire un master in consulente e terapie familiari e matrimoniali.
Ma di anni ne sono passati e di Carl non abbiamo più notizie.
Paolo Dambrogio è l'ultimo ad avere informazione: "Dopo la seconda volta nel Minnesota parte con tutta la famiglia, moglie e figlia, per il sud est asiatico come pastore
evangelizzatore ma da allora anche io ho perso le tracce."
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