A babbo morto
Compiere un’azione senza alcuna difesa preventiva, quasi d’impulso. Cadere a babbo morto: significa cadere senza neanche mettere le mani in avanti per attutire la caduta.
Allungare il collo
Significa sforzarsi, impegnarsi in qualcosa. Di solito è l’equivalente dello stringere la cinghia, ovvero indica un certo sforzo economico per superare un momento di crisi finanziaria.
Alzarsi a buco storto
È l’alzarsi con il piede sbagliato, dimostrando comunque di essere di pessimo umore.
A me ‘un mi incicci
Vuol dire “a me non me la fai”, “a me non mi convinci”.
Andare a gatta
Prepararsi per una serata tra amici, dove il vino la farà da padrone.
Aver da fare quanto il becco in Ottobre
Notoriamente ottobre è la stagione delle monte, per cui il periodo dell’anno di più intenso lavoro per il montone…in questo caso è certamente secondaria la sfumatura sessuale, mentre centrale è la quantità di lavoro che ci si trova di fronte.
Avere la bottega aperta
Non è il negozio, ma la patta dei pantaloni.
Avere le gheghe
O anche le Idee, significa assumere un comportamento da cui traspare con evidenza o un certo stimolo sessuale, oppure una lieve insanezza temporanea che porta a fare discorsi poco sensati.
Avere il culo sudicio
Comportarsi in modo che denota malafede.
Avere più corna di un paniere di lumachini
Cambiate il partner…
Avere una fortuna come i cani in chiesa
Non essere proprio i più fortunati del mondo, visto la scarsa accoglienza che i cani hanno in chiesa.
Fare una bardella
È una sudata dalle dimensioni colossali, che sottolinea, oltre all’aspetto fisico della sudorazione, anche quello fisico dello sforzo o della fatica, nel compimento di un’operazione.
Es: col trasloco ho fatto delle bardelle…
Es: ho studiato tutto il giorno: una bardella…
Ma che fai ...barelli!
Letteralmente, il verbo significa barcollare. Es. quello deve avè bevuto: guarda come barella!
Ti sei fatto un biccio
Può essere un bitorzolo, cresciuto sulla testa (o zucca) dopo un colpo, ma il verbo bicciare può essere usato anche in altri significati: significa anche cercare di sopportare a tutti i costi una sonnolenza incipiente, magari su una sedia, con la testa che ogni tanto crolla per conto suo, oppure biccia anche il birro, che da noi è l’ariete, o il maschio nel gregge delle pecore, quando prende a cornate i suoi rivali o qualsiasi altra cosa.
Sei un boccalone
Significa sia credulone, ovvero persona che crede ciecamente e senza spirito critico nelle affermazioni altrui, ma al femminile anche una donna che affronta volentieri argomenti piccanti, volgari.
Bolide
È lo storpiamento del termine inglese boiler, ovvero di quell’elettrodomestico che serve in casa per la produzione dell’acqua calda. Es. L’hai acceso il bolide, che voglio fa’l bagno? L’hai acceso il boiler, che voglio lavarmi?
Oggi fa un bollore
Oltre a significare calore, è tipico anche di colui che tende a criticare sempre, ogni cosa ed ognuno.
Ce n’è per tutti se l’oste ne coce.
Se continuo a parlare, ne potrei dire delle belle…
C'ho le cispie all'occhi, pare polenta a palle...
Quando ci si sveglia la mattina con i postumi di un sonno profondo con evidenti segni sul viso.....
Chi l’ha più lungo, se lo tira
Allorquando si imposta una gara la cui vincita non porta molto giovamento…anzi, si rimane con poco in mano. Significa anche ognuno per sé e Dio per tutti.
Chi l’ha ‘n culo, l’ha ‘n casa.
Altro modo di dire sostitutivo al precedente. A chi gli è toccato, ha poco da litigare. Perché oramai le cose sono andate così!
Chi la busca la guadagna
Chi la prende , è sua!
Chi picchia per primo picchia due volte
Indubbio vantaggio del primo cazzotto, per riprendersi dal quale ci vuole tempra e freddezza…e stare in piedi per evitarne un secondo!
Ci faccio il crocione
Quando non si vuole tornare più in un luogo, o in un negozio, o in un ristorante, si dice così.
Dare il gesso ai gangheri
Fare una cosa inutile
È come mettere una cravatta al maiale
Dare un qualcosa ad un qualcuno che dimostra di non capirla, di non apprezzarla.
Es: “Portatti a giro è come mette una cravatta al maiale!” “Non ti meriti che io ti porti in vacanza!”
È la legge del Menga (chi l’ha nel culo se lo tenga)
Quando la giustificazione di una scelta mette in risalto un interesse privato, o comunque una visione non così disinteressata verso la propria condizione, testé esposta all’amico.
Eh! Se fossi ne mì cenci!
Richiamo di colui che parla alle proprie condizioni di gioventù.
Essere più duri della macina
La macina di sotto è quella che negli oleifici sopporta l’altra, quella mobile, che le passa sopra, dovendone sopportare anche il peso.
Essere Sporchi come un bastone da pollaio
Il bastone da pollaio è quello usato per rimestare la miscela da dare in pasto ai polli…
Essere ultimi come le palle del cane...
Immagine visivamente chiara: essere ultimi che più in dietro non si può...
Essere più indietro della martinicca...
Far come i ladri di Pisa (il giorno litigavano e la notte andavano a rubare insieme)
Dare a vedere di non trovarsi d’accordo su varie scelte, ma poi continuare comunque a frequentarsi.
Fare il guadagno di Pottino (che bruciava gli asciugamani per rivendere la cenere)
Condurre un affare il cui risultato è minore delle risorse che sono state profuse per il suo conseguimento, chiaramente in perdita.
Fare le cose col foco al culo
Sbrigare i propri impegni con velocità, quasi ci fosse qualcuno che ci tortura il didietro con del fuoco.
Far le nozze co fichi secchi
Voler molto senza spendere una lira, o un euro.
Farsi venire la mosca al naso
Aprire gli occhi, sospettare riguardo a qualcosa
Fra trippole e trappole
Avverbio che indica lo scorrere del tempo, e il frastagliarsi di tante piccole situazioni non considerate che alla fine porteranno il loro conto tutto insieme.
Es: “Anche se è presto, sta a vedè che fra trippole e trappole mi fai rifà tardi al pulma”.
Sei un ganzo
Aggettivo che indica, con una certa ammirazione, qualcosa che è capace di stupire. Indica però anche l’amante della moglie o del marito.
Ha preso una gatta
È la sbornia: quando si beve più del dovuto, oltre la famosa “sbarra X19” di Tronchiana memoria, ci si ingatta.
Gattonare
Indica il corteggiamento dei ragazzi e delle ragazze.
Sei proprio un bel gingillone
Colui che è lento nel fare le cose, che magari ne inizia molte e non ne conclude una.
Gnamo...gnamo falla poco lunga
È l’imperativo presente, prima persona plurale, del verbo andare: significa: “andiamo”.
Gnegnoso
Persona che tende sempre a piagniucolarsi addosso, a fare del vittimismo. Quando è anche Appoioso siamo proprio a posto.
Grandiglione
Ragazzo che, ancora in fase di sviluppo, è più alto di quanto dovrebbe alla sua età. Ma può assumere anche significato negativo, allorquando uno grande si approfitta di uno più piccolo.
C'hai il grenno al naso
Detto anche moccio, o moccico, è la conseguenza del raffreddore, quello che ti fa venire la candela al naso…famoso è il detto del vecchio Nocche: “Sguerguenza, figlio di Maconne, pulisciti il grenno e ti dirò che ore enno”.
Il troppo stroppia
Quando è troppo, veramente non se ne può più!
Legare il ciuco dove vuole il padrone
Fare come vogliono, dare retta all’opinione di qualcuno.
Levarsi il pan di bocca
Affrontare dei sacrifici economici per qualcosa
Levarsi la sete con il prosciutto
Scegliere una soluzione ad un problema che rischia di complicare la situazione, senza portare alcun giovamento.
L’hai voluta la bicicletta? O pedala!
Certe scelte comportano anche dei sacrifici, ed una volta effettuate, occorre sopportarli.
Es: L’hai cambiata la macchina, ora la paghi! L’hai voluta la bicicletta? Ora pedala!
Me la lego al dito
Quando si ha tutta l’intenzione di ricordarsi di una cosa, di una frase, spesso di un affronto, di una offesa o di una critica.
N’ha fatte più di Carlo in Francia
Ne ha combinate di tutti i colori!
N’ha fatte di pelle di becco
Stessa spiegazione: vedi sopra
Non fare un pasto a garbo
Non mangiare mai come si vorrebbe
O mangiar questa minestra
Quando non si possiedono molte alternative
Se non è zuppa, è pan bagnato
Se non è questo, allora è quello.
Senza lilleri ‘un si lallera
Senza soldi, si va poco lontano
Sognare la ghianda
Desiderio o lieto evento che si spera si realizzerà, anche in maniera poco probabile.
Star co frati e zappare l’orto
Cercare di assumere, tra due schieramenti, una posizione intermedia, tanto da dare ragione all’una e all’altra parte.
Stare a buco pillonzi
Essere chini, diciamo pure a 90 gradi.
(A San Contadino ) Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino
Esempio di eccessiva goduria che verrą pagata cara!
T’aspetto al vado
Prendi pure la tua decisione, tanto poi vedremo che ha ragione!
Te n’accorgerai al brodo se è pecora o castrato
Mano a mano che procederai, prenderai coscienza dell’errore che hai fatto! Ti accorgerai della tua scelta!
Tra il lusco ed il brusco
Analizzando una certa situazione con un grande margine di errore, non potendola vedere ancora del tutto chiaramente.
Tacca tacca
Avverbio di precisione, che significa “per un soffio”, “per un pelo”. Anche “per il rotto della cuffia”.
E' alto quanto un tarpone
Individuo caratterizzato dalla bassa statura, associata aduna certa larghezza “di cintola”.
Quella donna č un bel tegame
Nella maremma significa donna di facili costumi. Nel senese invece significa donna molto brutta.
Sei un tipo tosto
Significa lascia stare e non toccare. Avverbio che racchiude entrambe le indicazioni, fondendole in una sola. Da sottolineare che entrambe le o sono chiuse.
Oh quanto traccheggi !!
Perdere tempo, cercare di allungare il brodo perché non si vuole fare quello che si dovrebbe fare.
Es: Ma lavora? See, quello più che altro traccheggia, vai!
Trasporto
È l’estrema onoranza recata al defunto, portato al campo santo. Talvolta presso qualche abile linguista massetano si sente rammentare anche il termine “straporto”.
Ha battuto un tribbio
Picchiare un tribbio significa sbattere con estrema violenza per terra. Ma un tribbio lo si può prendere anche sul muso, e allora vuol dire che qualcuno ha dato un bel cazzotto in faccia ad un altro.
Talvolta il colpo può essere tanto tremendo, che si rischia di rimanere nel tiro, ovvero si rischia di rimetterci la pellancica, ovvero la buccia, ovvero la vitella, ovvero la vita.
Troncapettine
Aggettivo simpaticamente rivolto a persone che non eccellono per la loro capigliatura, o addirittura praticamente calvi.
Un ti' turą
Significa non coprire parti del corpo, che č bene e bello scoprirsi o lasciare scoperto.