STORIE DI SPETTRI, STREGHE E SPIRITI IN SIENA



Siena è una città antica, storica, orgogliosa delle proprie tradizioni e della propria cultura. Una città in cui il presente viene vissuto nelle aree, negli spazi, nelle musiche del passato.
Una città in cui l'albero dell' oggi ha le sue forti radici nel grasso terreno del ieri.
Una città stregata in cui il religioso, come in nessuna altra parte del mondo, arriva a compromessi con il pagano.
Una città in cui il dolce delle sue spezie si mescola con il salato delle sue carni; piena di sapori contrastanti, di storie diverse, di leggende tanto magiche quanto reali.






IL LUPO MANNARO DEL VICOLO DEGLI OREFICI


Siamo ai primi anni dell' Ottocento in uno del luoghi meno conosciuti , meno importanti, meno frequentati della città. vicolo degli Orefici. Un vicolo in cui il sole fatica a farsi vedere, in cui le tenebre della notte tardano a disperdersi nell'aria del mattino.

Un uomo che in quegli anni abitava all'inizio del vicolo, a causa di una maledetta vicenda si trovò a consumare gli anni della sua esistenza vivendo la duplice realtà di uomo e lupo mannaro.

Nelle notti di luna piena ed in quelle buie e tempestose cadeva preda di pensieri violenti e sanguinosi fino a quando non s'innescava il terrificante rituale della trasformazione: il pelo, le unghie, il corpo.


Poi andava a rifugiarsi in un piccolo orto dietro un cancello e da qui incominciava ad urlare ed ansimare.
Chiudendo il cancello alle sue spalle, percorreva tutto il vicolo guardando furtivamente a destra ed a sinistra. Gli animali del luogo impazzivano, specialmente i cani, mentre gli uomini si chiudevano nelle loro case.


A differenza di quello che generalmente viene detto nei riguardi dei licantropi, l'uomo del vicolo degli Orefici, sembra che fosse diventato un mannaro a seguito di una maledizione.
Infatti questo, preso dalla disperazione, aveva violentemente ucciso un losco strozzino a cui doveva molti denari. La giustizia umana non arrivò mai a lui; nessuno seppe, nessuno capì e quell' omicidio morì dimenticato dagli uomini.

Ma su di lui si abbattè una crudele condanna: la trasformazione in lupo mannaro.

Così nelle notti buie e ventose, illuminate da una velata luna, simile a quella della sera
dell' atroce uccisione, usciva dal suo segreto rifugio e ripeteva, in uno sconcertante rituale, tutti gli atti di quella drammatica notte: percorso, gesta, urla.


HOME PAGE          SEGUE >>