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GIANFRANCO LOMBARDI  II°
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Siena 23 gennaio 2021  - Posted in : Basketsiena.it | Fonte: Stefano Fini

Seconda parte
DADO ALLENATORE
Nel dicembre del 1966 in una intervista su I Giganti del basket venne chiesto a Lombardi:
Farebbe l'allenatore al termine della carriera? Ed a chi si ispirerebbe se decidesse di farlo?
Rispose: “Finché uno gioca non può pensare sul serio di fare l'allenatore. Forse a me piacerebbe, comunque non ho idea, non ci ho mai pensato perché penso a giocare. Se vuoi giocare bene devi pensare solo a quello. Gli allenatori che mi hanno lasciato un qualcosa? Tracuzzi per la sua stupenda conoscenza del basket, Paratore, allenatore della nazionale per come sa gestire un gruppo, al pari di Jaroslav Sip, il mio attuale allenatore, che ha portato lo Slavia Praga ad una finalissima di Coppa Europa e poi non posso dimenticarmi di Otello Formigli, il mio primo grande allenatore, per la passione con cui dedica sé stesso al basket, per la modestia e la bravura e per come sa produrre campioni nel suo vivaio”.
Quando passa le trenta primavere, Dado il campo, per gioco forza, dovette scordarselo. Scordarselo da giocatore ma non certo da allenatore! E farà così l’allenatore per trenta anni. Sarà un coach preparatissimo, sia sul piano tecnico che su quello psicologico. Alla Mens Sana riusci a creare una macchina perfetta. Un capolavoro tattico e tecnico il suo e come evidenziò Roberto Morrocchi in un suo articolo su Mesesport: "Riconosciuto anche dai colleghi e da tutto l'ambiente della palla a spicchi. E guardate che in questo piccolo mondo le meschine invidie si sprecano".

Anche questo passaggio, da giocatore ad allenatore, avvenne in un modo del tutto particolare, potremmo dire unico a certi livelli, e noi mensanini di questo ne siamo testimoni oculari.
Lombardi venne chiamato nel 1972 dalla Sebastiani Rieti ed in quella squadra, nostra rivale per la promozione in A, Dado, oltre ad essere allenatore, scendeva in campo anche come giocatore all’occorrenza. Un allenatore part-time, a mezzo servizio; diviso fra l’essere allenatore e giocatore.
Già in quella circostanza venne fuori il suo modo di essere, il suo essere “capo-branco”, il suo carattere, la sua caparbietà, mai domo e comunque vincente. E’ vero che noi lo battemmo ed andammo diretti in serie A , ma Dadone con pazienza certosina, con la forza delle sue certezze e del suo lavoro vinse lo spareggio contro la lvlas Vigevano portando anche Rieti in serie A e poi persino in semifinale di Coppa Korać.
Lombardi, prima di ripassare dalle nostre parti, si costruì la fama di coach vincente, di allenatore da promozione, uno specialista, cinque promozioni fra Rieti, Trieste, Reggio Emilia, Verona … insomma un “mago”.

  
Foto: Lombardi con coach Peterson e Rusconi
  
DADO E SIENA
Lombardi nell'estate del 1989 si legò alla Mens Sana tra la sbigottimento della piazza. E’ bene essere chiari … la notizia del suo arrivo non creò meraviglia o stupore. Creò malumore, contestazione, rabbia. Tutti gli allenatori ma Lombardi no !!!
Ed allora perchè Dadone venne a Siena nella Mens Sana?
Lombardi fu fortissimamente voluto dall’allora general manager Carlo Ciccarelli.
Quindi Ciccarelli contro tutti e tutto. Incurante degli altri come gli altri erano stati, sei anni prima, incuranti dei suoi problemi e delle sue ragioni quando gli dettero il buon servito, un inatteso “colpo basso”. Una volta richiamato all’amata Mens Sana, nella sezione autonoma di basket dove Rossi e Ciupi avevano preso in mano la situazione, e forte dell’esperienza e dei successi, Bari, Avellino fino a Firenze (con promozione in A1), Carlo Ciccarelli scelse fortissimamente Dado Lombardi dopo il secondo naufragio mensanino in B con Cardaioli e Brenci.
Appena arrivato a Siena Dado Lombardi si rivolse così ad una piazza ostile e così incominciò la sua opera: “ Sono venuto in questa città a dirigere tecnicamente una squadra perché ho fatto una scommessa con me stesso. Sono stati in molti a dirmi che sicuramente ero un pazzo e che mi sarei bruciato in una piazza ‘bella e impossibile’ come quella di Siena. Ma Siena merita la serie A. Ed anche questa la reclama”.

Dopo “il grande slam”, due campionati vinti e dominati, e riportata la Mens Sana dalla serie B alla A1 disse: “Avevo fatto una scommessa con me stesso. L’ho vinta! Ho riportato questa squadra nella categoria che tutti sognavano. Ho regalato a questo pubblico incredibile una gioia incredibile che attendevano da troppi anni. Gente meravigliosa per una Siena meravigliosa”.   
Lombardi il suo capolavoro lo realizzò sul piano dei rapporti. Polemizzava con i giornalisti, con i dirigenti, i giocatori, i tifosi nei capannelli che creava ad arte ….  ma i suoi modi, come i suoi risultati, come le sue battute e le sua risate seppero magicamente comprare tutti. Tutti alla fine lo adorarono.

Il suo trionfo sul campo: è stato quello di un basket scientifico basato su tecnica e psicologia.
Al suo arrivo adoperò il cervello ed incominciò a lavorare sulla squadra con infinita umiltà e scelte coraggiose. Chiese sacrificio, grinta e fatto fuori senza tanti rimpianti quel Dordei che nello spogliatoio era una mina vagante. Rinunciò a Carraro, troppo accademico ed individualista non adatto alla sua persona. Volle Pino Brumatti a 42 anni suonati che si dimostrò un collante perfetto un esempio per gli altri: come prendere, assorbire e fare buon uso delle sue rumorose sfuriate.
Ma Dado, il sergente di ferro, dimostrò di essere molto duttile. Non si spiegherebbe altrimenti l’armonia che continuò d’esistere in squadra anche nel secondo anno con gli inserimenti indolori di Alexis, Lampley e Vidili, tutti cavalli di razza.
Dado ha imposto a tutti concetti di difesa che sembravano definitivamente sorpassati, una difesa a zona impenetrabile. Una classica zona tre-due con mille adeguamenti e accorgimenti, una zona spostata a metà campo e sempre elastica, intessuta di cento raddoppi ed aiuti fantastici. E questa difesa, chiamata “multipla” o “simile”, era il trampolino per attacchi brucianti. Il segreto: l’automatismo e le complicità dei giocatori che credevano fortemente nel lavoro che stavano facendo.
 La terza parte "DADO L'ISTRIONE - ALCUNI ANEDDITI SU DADO" [APRI]

La prima parte "LOMBARDI: I SOPRANNOMI - DADO: IL FISICO E IL PERSONAGGIO" [APRI]


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