Siena conquista il quarto scudetto consecutivo. Un’impresa che non riusciva a nessuno da 50 anni, a coronamento di un ciclo spettacolare che pone la squadra toscana a livello della grande Ignis Varese, della Milano anni 80 e della Virtus Bologna di Messina. La nota negativa ? Ancora una vittoria festeggiata fuori casa: la Mens Sana è di Siena e dei senesi. Ma ci sono i numeri da perseguire:
le 21 partite consecutive di playoff vinte sono solo una delle mille cifre che si potrebbero prendere.
La gara. Bucchi prova a cambiare qualcosa mettendo Mancinelli in quintetto al posto di Mordente, Pianigiani invece non cambia nulla e la sua splendida macchina da basket continua a macinare gioco che è una meraviglia. Dopo 4’30” Siena conduce 20-11 e McIntyre ha già 14 punti all’attivo senza errori al tiro e 15 di valutazionie i 9000 del Forum (tra cui anche Danilo Gallinari e Marco Belinelli) non possono che alzare gli occhi al cielo e abbozzare un applauso. Quando al 7’ McIntyre sbaglia la prima tripla svanisce il sogno di emulare la celebre notte del 10/10 da 3.
Poi con Monroe e Mordente precisi dalla distanza e un approccio più aggressivo in difesa (con Monroe a controllare T-Mac) Milano rientra fino al 34-36. Il clima si surriscalda; anche Siena dimostra di essere attaccabile.
Nella seconda metà gara A.J ci mette però del suo: prima Hall sbaglia la schiacciata del 52-54 e poi sul 54-57 Bucchi prende un tecnico che McIntyre (Mvp delle finali) converte in cinque punti ed i un amen si va sul 71-57; è quasi fatti. A pochi minuti dalla fine anche Giorgio Armani lascia l’impianto; è indigesto vedere la rivale fare festa (ancora una volta) in casa propria. La festa è per quei tifoso mensanini che sono andati a Milano.