Tutto secondo pronostico, ma la gara è stata più equilibrara di quanto non dica il punteggio anche se questo equilibrio è stato in gran parte determinato da un pessimo arbitraggio.
L’abitudine al successo fa sì che qualche posto vuoto al Pala Mens Sana si noti, ma il calore e la coreografia sono quelli di un grande evento e quando il pubblico intona il tradizionale “Canto della Verbena” i brividi sono assicurati. Milano parte senza grandi timori reverenziali ed Hall e Maciulis si distinguono per intensità e Mordente mette 3 triple in 9 minuti (record stagionale). A fine primo quarto siamo 27-24 Mps, complici sette perse ospiti.
Nell’avvio di secondo periodo l'urto senese è maggiore (34-28) con Milano che usa il bonus già al 4’ ma su sul parquet svetta il genio cestistico di Lavrinovic che in difesa è un vero incubo per Arnold il cui semigancio viene ammorbidito dal lituano che sigla anche il massimo vantaggio Mps prima sul 40-33 e poi sul 44-36. AJ capitalizza un fallo+tecnico di Stonerook con 6 punti e passa anche avanti prima di andare al riposo sul 50-49 Siena.
Nella ripresa Pianigiani mette Sato sulle piste di Finley e l’attacco milanese si ottenebra, intanto McIntyre arriva a 22 punti in 15 minuti (61-54 dopo 24’). Ancora T-Mac, Eze e poi un gioco da 3 punti di Hawkins valgono il 13-0 del 68-54. Mancinelli, 2/9 al tiro contro Siena in due gare di regular season, mette due triple e al 30’ non è ancora finita sebbene il 73-63 sia un segnale forte; Sato, premiato prima del match, come mvp del campionato giustifica il suo status con 2-3 giocate eccellenti anche in attacco (11 punti nell’ultimo quarto) e Milano si scioglie con il solo Monroe a non arrendersi e l’Mps che dilaga da tre. Il migliore? Un TMac irresistibile.