Tommaso Marino:
Per il play il lavoro in tv potrebbe diventare una nuova ed importante tappa nella carriera, dal momento che a fine stagione, il 27 giugno, arriverà l’addio al basket giocato con un grande evento, organizzato insieme all’amico e collega Bruno Cerella, con cui ha fondato la Odv Slums Dunk, associazione che da tempo si occupa di promuovere il basket tra i giovani in situazioni di disagio sociale e povertà.
Un progetto cui Marino, classe 1986, tiene moltissimo e che cresce sempre di più: contradaiolo del Valdimontone, Marino è cresciuto nella cantera biancoverde esordendo nell’anno del primo scudetto della Mens Sana, nel 2003-2004, poi un lungo girovagare tra Legadue e B a Trapani, Porto Torres, Omegna, Teramo (in A), Treviglio, Ostuni, Forlì, Casalpusterlengo, finchè nel 2018 non è tornato a Siena per diventare capitano della Mens Sana 1871, la società nata dalle ceneri della gloriosa Mens Sana Basket. Un’esperienza non felice, come noto, per via delle note vicissitudini societarie: la carriera è poi proseguita tra Ravenna in A2, Scafati e Legnano, e come detto dal 2023 il passaggio in telecronaca a Sky.
SUL WEB (tvs):
Da qualche anno ormai Tommaso Marino si è fatto conoscere anche per le sue attività collaterali al basket: dal canale Youtube al brand di abbigliamento Zero Blasterfirm, passando per il progetto di solidarietà Slams Dunk, le telecronache su Sky e il centro di allenamento.
“Dalla carriera al post-carriera è un salto nel vuoto per tutti i giocatori” ha ammesso Marino, che però ha aggiunto: “Credo che tutte le mie attività mi abbiano permesso di costruirmi un futuro solido e oggi che smetto questa è la mia salvezza. Non è solo una questione economica, è un problema anche emotivo, perché lo sport ti da emozioni che non torneranno. Io mi sono costruito una vita intensa e questo mi salva”.
Proprio per via di tutti questi impegni il quartier generale di Tommaso Marino resta a Milano ma i viaggi a Siena sono sempre più frequenti: “Vengo per trovare i miei amici storici, anche se ci si diverte di più quando loro vengono a Milano (ride, ndr). Tornerò più spesso perché è più facile per me andare a trovare i miei genitori che viceversa, poi loro hanno fatto tanti sforzi per venire a vedere le mie partite nel corso degli anni”.
“No, non c’è mai stato un momento in cui ho pensato di mollare tutto, tranne forse durante scorsa estate dopo la rescissione con Chiusi. Ho tante passioni oltre alla pallacanestro che nel corso degli anni ho trasformato anche in attività lavorative parallele. Penso al mio brand Zero Blasterfirm, la mia palestra M4 Training…
L'obiettivo è quello di arrivare alla fine della mia carriera costruendo un futuro che mi permetta di essere felice e di sentirmi realizzato. Nulla mi darà le emozioni che mi ha dato la pallacanestro, ma se riuscirò a continuare a coltivare mille altre idee, sarò comunque fiero di me”.
LA SUPERCOPPA ITALIANA:
LA STORIA DELLA MENS SANA BASKET NELLA SUPERCOPPA APRI la storia di tutte le ediizoni della Supercoppa alle quali ha partecipato la Mens Sana Basket a partire da quella del 2000 nella quale arrivammo quarti.
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