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Siena 20 maggio 2016 -
Fonte: Basketsiena.it
Il PalaEstra sembra diventato terra si conquista. Basket e pallavolo se lo stanno dividendo nell'uso o nello sfruttamento. La funzione della Polisportiva dovrebbe essere quella del padrone che dovrebbe limitarsi a risquotere l'affitto mentre in realtà vuole entrare nel merito dell'uso, non individuando bene però motivi e confini.
La pallavolo con Emma Villas , entrata nella scorsa stagione in punta di piedi, oggi si allarga stabilendo l'uso del campo non solo per le partite ma anche per gli allenamenti. Un diritto ? No. Un piacere. Senz'altro un piacere pagato.
La Mens Sana Basket non vuole vedersi ridurre i benefici ma anzi vuole quelli che gli si debbono riconoscere per nome (quello della casa madre) ed anche per storia e tradizione. E' l'mpianto sportivo voluto dal presidente Mario Bruttini per dare al crescente basket senese un luogo idoneo alle esigenge degli sportivi e della disciplina. E' l'impianto dove vi è la storia della Mens Sana nel basket. Storia che trasuda dal soffitto al parquet; momenti di vissuto agonistico nazionali ed internazionali da rispettare e fotografare (come è realmente avvenuto) con il dovere di farli vivere ancora. Un dovere che deve essere condiviso da tutti, Mens Sana basket, Polisportiva ed anche Emma Villas ovvero pallavolo. A nessuno conviene mettersi contro la storia e contro i tanti che la vivano con passione ed amore.
Saranno banalità ma forse non lo sono se constatiamo che la Mens Sana Basket 1871 ha dovuto attendere il rinnovo delle cariche della Polisportiva per discutere la nuova convenzione mentre la Emma Villas ha avuto un rapporto di favore avendola già stipulata e probabilmente firmata. Cosa non nuova con un brutto precedente nella passata stagione con date di stipulo che meriterebbero di essere verificate nella loro reale effettuazione. Ma la casa madre nei riguardi del basket (della quale fa anche parte) tergiversa, limita, sembra essere sorda all'incalzare dei tempi che nel basket ne determinano strategie e spese. Già fu invitata oltre un mese fa, in un articolo che trattava delle problematiche del settore giovanile (su Mesesport) a stingere i tempi dato che la programmazione giovanile ha i suoi tempi che determinano buoni investimenti e minori costi.
La Polisportiva deve capire che i propri guai non finiranno mai se non si da un modalità di gestione più moderna e svincolata da certe fallite operatività; deve tener conto delle situazioni, dei tempi, delle programmazioni. Il basket non è un pericolo di cui disfarsene, ma è una grande opportunita se saputa gestire. La gestione richiede risorse economiche e queste non cadono più dal cielo (Monte) bisogna procurarsele con impegno e lavoro.
La definizione degli spazi pubblicitari (un accordo in merito), che il Consorzio in modo pressante sta richiedendo, segue queste logiche ed ha i suoi tempi. L'Associazione/Consorzio deve definire le sue entrate per afrontare i suoi costi, la pubblicità del palaEstra ne è una delle voci e questo accordo avrebbe dovuto essere definito già da tempo. C'è bisogno di chiarezza al pari degli spazii e non avrebbe logica una limitazione o una interferenza su questi; sembra non esserci stata per la pallavolo, ma sembra esserci per il basket.
La realtà cosa ci dice in tal senso e cosa dovrebbe essere tenuta in considerazione dalle parti (basket, pallavolo e polisportiva) ?
La cartellonistica al PalaEstra (circa 57 spazi utilizzati + altri disponibili) ha al momento una chiara indicazione di base: la maggiore visibilità la offre il basket ed OGGI (con l'Associazione/Consorzio) la maggior parte di chi paga il suo cartellona lo fa anche con l'intenzione e la convinzione di dare i soldi alla Mens Sana basket e solo al basket.
Chi sceglie di fare pubblicità per la pallavolo ha molta meno visibilità e lo fa senz'altro con altre motivazioni ...... ora non bisogna correre il rischio che tutto questo non diventi una triste rappresentazione di amore ed odio che porterebbe anche a spiacevoli conseguenze. E' logico che andare contro il basket a Siena significa andare contro la storia e la Fede e questo non conviene a nessuno; in modo specifico ne alla casa madre, Polisportiva, ed ancor meno alla Emma Villas.
Quindi cosa fare? Forse un avvicinamento, un fare sinergia fra basket e pallavolo non sarebbe sbagliato; anzi, una continua collaborazione potrebbe avere anche degli sviluppi interessanti nel futuro perchè ....... come si dice ..... l'unione fa la forza.
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FOTO:
1976 -
del palasport della Mens Sana