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Siena, 24 agosto 2014 h.17:15
Fonte: Archivio Basketsiena.it
Le radiocronache delle partite di basket hanno avuto una funzione molto importante nella storia del basket senese. Antenna Radio Esse e poi anche Radio Siena hanno sempre curato questo servizio con puntualità e professiomalità a partire dalle prime radiocronache degli anni '70 fino alle attuali.
Molti gli speaker che si sono succeduti sia dai parquet che dagli studi. Ricordiamo negli anni: Renzo Corsi, Luciano Ciapi, Germano Mazzini, Gianni Mazzoni, Stefano Fini, Alessandro Grilli, Andrea Sbardellati fino a quelli recenti come Alessandro Petri e Matteo Tasso per le telecronache.
Riportiamo sotto alcuni aneddoti.
RENZO CORSI
Girnalista sportivo senese – Corrispondente della Gazzetta dello Sport – Organizzatore (Atletica: Meeting dell'Amicizia a Siena)
Aneddoto riportato da Gernano Mazzini su La Nazione del marzo 1975:
Risale al 1973. Spareggi per la promozione della Mens Sana in serie A disputati con Brina Rieti, Splugen Gorizia, Ilvas Vigevano.
“Gli spareggi furono vinti con autorità dai ragazzi di Cardaioli. Durante lo svolgimento della gara di ritorno a Gorizia, il palazzetto di viale Sclavo (Dodecaedro) era gremito perchè l'amico Renzo Corsi con l' aiuto e l' appoggio del suo giornale, da Gorizia, faceva una trasmissione telefonica in diretta della partita. Era la prima volta che un evento di basket della Mens Sana veniva seguito da tante persone con comunicazione telefonica.
Renzo fu costretto a trasmettere riparato all'interno di una grossa scatola di cartone per evitare, quanto più possibile l' assordante rumore del palazzetto della Splugen. A Siena i fans seguivano con ansia spasmodica le “evoluzioni” di Renzo Corsi anche se il punteggio finale nessuno era riuscito a saperlo per il caos che c'era a Gorizia ed anche all' interno del palazzetto di Siena. Da qui partì un improvvisato corteo di auto pavesate di colori biancoverdi che percorse le vie di Siena ormai addormentate e silenziose, dando sfogo alle gioie represse dei sostenitori e creando stupore fra chi di basket non ne sapeva nulla”,
La Mens Sana aveva vinto a Gorizia e l'impresa ce l'aveva fatta vivere in diretta Renzo Corsi per telefono.
nell' immagine di Augusto Mattioli: Renzo Corsi (primo a sinistra) Germano Mazzini (primo a destra)
ALESSANDRO GRILLI
Speaker radiofinico per oltre un decennio (anni '80-
Alessandro Grilli ci racconta:
"Si sono io quel pazzo furioso che per una vita ha girato in lungo e largo per lo stivale e anche fuori Italia, rischiando in piu' di un occasione di essere linciato per...eccesso di tifo in tribuna stampa.
Il personaggio, l' idolo del mio periodo è stato Geoge Bucci che io ho avuto modo di conoscere anche fuori dal rettangolo di gioco e confermo che era davvero único. Al tempo ero (e sono) molto amico di Umbertino Castiglionesi, conosciuto come Bibá, e lui era il papa' putativo assieme a Macario di George Bucci, molto amico anche di Brett Vroman. Va da se che abbiamo passato serate indimenticabili di fronte ad indimenticabili fiorentine .
Di Brett ricordo un aneddoto simpatico...mi venne a trovare insieme a Giorgino all'isola d'Elba sfoggiando una maglietta che al tempo fece scalpore e destò ironía.
In pratica Brett, anticipando gli anni '90, si presentò con questa t-
Brett ... per me un mito!
Altri aneddoti :
quante volte ho rischiato nelle trasferte? Tante... Per la verita' una volta ne ho anche buscate, a Napoli, pero' da buon senese ne ho anche date! Ed a Rieti? Trasmettevo a circa tre métri dalla curva degli ultras, giornata piovosa, dall'inizio alla fine della partita offendendomi e tentando di colpirmi con gli ombrelli, un ventilatore continuo dietro le spalle ed io tutto in avanti per non farmi colpire. Ma la radiocronaca l'ho portata a termine...
Peggio a Modena, anche la, chi sa perche?!...ja,ja,ja, offese alle mie spalle per quaranta minuti, vinciamo con un canestro negli ultimi secondi, la mía ex moglie terminata la partita si volta e manda a quel paese la curva intera. Fogata genérale, piu' di cento persone in campo che mi volevano linciare ed io che volai negli spogliatoi della squadra. Praticamente oltre tre ore di assedio e quando alla fine la maggior parte se ne erano andati, scortato dalla polizia sono potuto uscire dal palazzetto".
GIANNI MAZZONI
Speaker radiofinico che lega il suo nome alle prime radiocronache su Antenna adio Esse. Muore il 2 settembre 2015 a seguito di un malore in mare.
Gianni nelle sue radiocronache ci metteva il cuore; le viveva, le soffriva, le gioiva e queste sue emozioni riusciva a trasmetterle anche a chi ascoltava. All'epoca delle sue radiocronache non vi erano i telefonini come oggi ed i collegamenti erano complessi e costosi.
Per ridurre i costi che comportava all'epoca il collegamento telefonico fisso e rendere possibile la trasmissione fu acquistato un CM24, un rice-
Dal palazzetto a via Peragna e da lì in modulazione di frequenza fino a Roma, per tutta l'Umbria, lungo tutta la costa della Toscana perchè all' epoca Antenna Radio Esse era fra le prime emittenti dell' Italia centrale e copriva un ampio territorio. La voce del Mazzoni e le sue radiocronache arrivarono la domenica pomeriggio alle radioline di tante persone, in molti ... mensanini, senesi, toscani ed oltre ... impararono a conoscere la Mens Sana; si appassionarono sempre più a quelle "guerre sportive disputate sui parquet" raccontate e vissute alla radio da Gianni Mazzoni di Antenna Radio Esse. Famosi i suoi giudizi sulle conduzioni arbitrali: "Arbitrggio vergognoso è dir poco questo è da arresto!". Gianni divenne, grazie alle sue radiocronache, un personaggio famoso. All' interno della famiglia non fu facile coniugare questa grande passione che lo portava la domenica in giro per l'Italia con le esigenze di famiglia. Gianni rimediò a questo problema scegliendo come assistente (sempre presente) Maria Gazia, sua moglie, che sposò la causa pur di passare la domenica con il marito. Quando arrivava Gianni nei palazzetti d'Italia alla domanda: "chi fa la radiocronaca per Siena" la risposta divenne: "Gianni Mazzoni & Family".
Doloroso il suo addio, la sua ultima cronaca di vita.
Gianni la mattina del 2 settembre 2015 a Follonica, Pratoranieri, dove aveva la casa al mare, decise di andare a fare un bagno per pescare qualche polpo. La pesca, infatti, era una sua passione. La praticava anche a 65 anni, in acque basse, poco oltre la boa, armato di fiocina, e spesso tornava a riva soddisfatto del suo piccolo bottino. Come era solito fare, alla moglie aveva dato un appuntamento: “Torno alle 11”. Ma così non fu. Dopo poco fu trovato il suo corpo riverso in mare, apparentemente senza vita. Subito furono iniziate le manovre di rianimazione, proseguite per quaranta minuti sulla spiaggia nella zona tra il Baia Mia e la Lanternina. Ma tutto fu inutile.