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Il Montepaschi si aggiudica il trofeo per la terza volta consecutiva
Quarta nella storia del club. Emiliani strapazzati 87-
Stagione nuova, musica vecchia. Il grande basket italiano riapre i battenti e da un lontano pianeta ecco sbarcare ancora Siena, che conquista la sua terza Supercoppa Italiana consecutiva, la quarta complessiva, annichilendo una Virtus Bologna che per quanto rinnovata resta anni luce lontana dalla magnifica macchina messa a punto da Simone Pianigiani. Il quintetto di Lardo regge un quarto e mezzo, Fajardo (17 punti), Koponen (ottimo inizio) e Hurd fanno quel che possono, poi è il solito monologo della Mens Sana, dove i nuovi Zisis e Hawkins non sono ancora a loro agio ma poco male, perché la vecchia guardia (sontuosi McIntyre e Sato, rispettivamente 19 e 15 punti) basta e avanza.
Qualora ci fosse bisogno di dirlo, la squadra da battere resta ancora Siena. Eppure l'avvio è abbastanza equilibrato, con la Virtus che tiene testa alla Mens Sana anche se gli errori si sprecano da ambo le parti. Le "Vu Nere", con Hurd e uno scatenato Koponen, provano a mettere la freccia nel finale di primo quarto (+6) e solo il canestro di Domercant permette a Siena di rimanere attaccata (13-
L'equilibrio, insomma, regna sovrano, nessuna delle due compagini riesce a infilare il break che potrebbe dare una scossa all'incontro. Nelle fila toscane arrivano anche i primi punti di Hawkins e proprio l'ex Roma e Milano prova, con la collaborazione di Lavrinovic e McIntyre, a dare una svolta alla gara, con Siena che vola a +6. Un vantaggio che i campioni d'Italia riescono a difendere con successo e ad aumentare grazie al play statunitense, che ingaggia un duello a distanza con Koponen e permette ai suoi di andare all'intervallo lungo sul 41-