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Siena 17 gennaio 2016 h. 09:40
Fonte: Basketsiena.it -
Recentemente si è molto discusso sui social media del modo di giocare di Bryant e del suo contributo alla squadra, del suo non essere un “playmaker tradizionale” né una vera a propria “combo”.
Indubbiamente il giocatore non è mai stato né potrà mai essere un play ragionatore alla Zisis o alla Stefanov (solo per citare due campioni che hanno vestito la nostra maglia ed erano accomunati dalla caratteristica di saper far girare perfettamente la squadra, innescando i compagni, gestendo perfettamente i ritmi, “leggendo” le difese avversarie per sfruttarne le debolezze), né si può pretendere che si tratti di un McCalebb o di un Bobby Brown (altrimenti non giocherebbe nella A2 italiana).
Cercando allora di trovare un elemento di valutazione che abbia una qualche oggettività, ma che non è certo l’unico possibile soprattutto quando si parla di un ruolo come quello del playmaker, può valere la pena di guardare meglio le cifre del giocatore, adesso che iniziano ad essere rilevanti (17 partite giocate, 9 in casa e 8 fuori, con squadre di diversa caratura).
Risulta evidente anche a prima vista come il rendimento di Bryant non brilli per continuità anche se nelle ultime prestazioni sembra qualcosa sia cambiato in tal senso.
Riportando in grafico i punti e la valutazione di “Truck” Bryant, l’incostanza del rendimento, l' altalenarsi delle prestazioni, risalta ancora più evidente nelle 17 partite fino ad oggi giocate:
Tuttavia questa semplicissima osservazione dei dati fa emergere anche un elemento che merita di essere tenuto in considerazione, se non altro a livello di curiosità statistica: la differenza del rendimento di Bryant nelle partite giocate contro le prime della classe rispetto al suo rendimento contro le altre.
DATI |
CIFRE MEDIE |
CIFRE MEDIE |
PUNTI |
16,6 |
13,5 |
ASSIST |
3,5 |
3,0 |
RIMBALZI |
3,8 |
3,2 |
DIFFERENZA |
- |
- |
VALUTZIONI |
17,6 |
11,5 |
Dalla tabella risulta chiaramente come “Truck” Bryant contro le squadre più forti sia capace di incrementare considerevolmente la propria produzione di punti (16.6 vs 13,5) e, più complessivamente, la propria valutazione (17,6 vs 11.5).
Guardando i tiri, risalta con grande forza come Bryant incrementi le proprie percentuali al tiro da due proprio quando gioca contro difese che teoricamente dovrebbero invece togliergli ossigeno: ha tirato da due con il 58.1% (18/31) vs il 41.0% (32/78) nrlle prime 10 gare.
Forse proprio per questa maggiore possibilità ha avuto modo di andare più spesso in lunetta (7.3 volte, dato veramente ragguardevole, vs 2.6), anche se poi ha trasformato con percentuali leggermente più basse (22/29, pari al 75.9%).
Ma un altro dato è degno di nota e da noi già rilevato nelle prime 12 partite: la differenza tra palle recuperate e palle perse.
Nelle partite con le 4 squadre più forti Bryant ha recuperato 7 palle perdendone 9 (differenziale -
Potrebbe trattarsi di una anomalia statistica (la base dei dati è per ora ridotta), o magari “Truck” Bryant è una di quelle persone che si infiammano nelle sfide più ardue…
Per scoprirlo non resta che attendere e continuare a tifare!