Era una sfida tra neopromosse, anche se la classifica diceva altro. Vincendola con un netto +17 esterno, la matricola Rieti al terzo successo di fila ha fermato dopo quattro vittorie in quattro partite la favola Agropoli. I campani sono così raggiunti in testa da Casale, che ha vinto il big match di questa quinta giornata su Tortona, Agrigento, che non perde colpi con Barcellona, e Scafati, che deve sudare nel testa-coda della settimana a Omegna. Nell’altro testa-coda, Ferentino è sorpresa a Biella, dove l’arrivo di Mike Hall porta i primi due punti, mentre Roma resta a zero, sconfitta all’overtime da Casalpusterlengo. Latina fa l’impresa con il +19 sul campo di una brutta Reggio Calabria, alla terza sconfitta, mentre Trapani mostra il convincente volto casalingo battendo Siena.
LA PARTITA — Il contorno era la rivalità per la supremazia provinciale: ci sarebbe stato il passaggio di consegne? In campo si sfidavano due delle migliori squadre di inizio stagione, tre vittorie su quattro fin qui. Casale non cede il testimone a Tortona, va a vincere sul suo campo 63-72 e con la quarta vittoria in cinque gare (sconfitta solo a Siena) aggancia il primato. La difesa di Ramondino tiene a 63 punti e al 38% totale al tiro la Orsi, addirittura 17 punti sotto media, con coach Cavina tradito da Brooks (8 punti con 2/4), Garri (6 con 2/9) e Spissu (5 con 2/7). Casale si costruisce 9 punti di vantaggio a inizio ripresa con due triple di Sanders (13 punti con 4/5 da tre) e una di Bray (22 punti con 5/9 da tre) con un 9-0 nei primi tre minuti di secondo tempo, poi gestisce con Blizzard (8 punti, 6/7 ai tiri liberi) e soprattutto tenendo Tortona (seconda sconfitta di fila) a 9 punti nell’ultimo quarto.
LA PRESTAZIONE — Dopo quattro sconfitte in quattro partite, Biella ha fatto arrivare Mike Hall al posto dell’evanescente Marcel Jones. Un investimento che ha pagato subito, fermando nientemeno che la favorita Ferentino di Gigli, Bulleri, Imbrò e degli attesi ex Raspino e Raymond. I primi due punti dell’Angelico hanno la firma di proprio di Hall, ancora imperfetto, ma cruciale nel finale. Sul -1 entrando negli ultimi due minuti prende il rimbalzo d’attacco, tira da tre, sbaglia, poi dieci secondi dopo ci riprova di nuovo e stavolta infila la tripla del +2, con cui Biella mette la testa avanti per tenerla fino in fondo. A 30” dalla fine sul +1 prende un altro rimbalzo d’attacco e infila il +3, poi a 17” dalle fine infila i tiri liberi del +5. Decisivo. Ha chiuso i suoi 28 minuti con 15 punti (5/11 al tiro) e 13 rimbalzi di cui 5 in attacco, ma punti importanti sono arrivati anche da Ferguson (23) e De Vico (16).
IL QUINTETTO IDEALE — Riccardo Tavernelli (Latina): 17 punti in 30’ con 1/5 da due, 4/6 da tre, 2 recuperi; TJ Bray (Casale): 22 punti in 36’ con 2/7 da due, 5/9 da tre, 4 assist; Daniele Sandri (Casalpusterlengo): 24 punti in 42’ con 3/7 da due, 6/8 da tre, 4 rimbalzi; Mike Hall (BIella): 15 punti in 28’ con 3/5 da due, 2/6 da tre, 13 rimbalzi (5 offensivi); Christofer Mortellaro (Rieti): 16 punti in 28’ con 7/9 da due, 14 rimbalzi (6 offensivi).
LA SORPRESA — In classifica erano alla pari, nei valori tecnici meno. Latina è andata a dettar legge 62-81 a Reggio Calabria, che vede violato il Pentimele per la seconda volta in tre partite, dopo il precedente con Casale al debutto. Stavolta, una settimana dopo la convincente vittoria su Scafati, va anche peggio: Viola sotto dal primo all’ultimo minuto, capace al massimo di toccare la parità prima del riposo e un +2 a metà terzo quarto, poi un 8-0 laziale a cavallo degli ultimi due periodi riporta il divario in doppia cifra, fino a esplodere negli ultimi tre minuti fino al +19 finale. Determinanti Mosley (12), Pastore (17), Uglietti (10) e Tavernelli (17) che neanche doveva giocare per problemi muscolari. Chi sicuramente non ha giocato è Ihedioha e Stanback, gente da doppia cifra di media, il peso della cui assenza era sicuramente superiore a quello di Freeman per Reggio Calabria, che avrebbe ben altro roster per sopperire. Invece sente tremendamente l’assenza del suo miglior giocatore.
IL TEMA — Quanto è difficile rialzarsi. Biella ha cambiato un americano, Roma ha cambiato l’allenatore, Omegna non ha cambiato niente sapendo che presto cambierà il calendario. Riesce a ripartire solo Biella, con la sorpresa di giornata contro Ferentino, trascinata dal citato Mike Hall. Roma ci credeva alla prima di Caja, nel secondo tempo è stata praticamente sempre avanti con Casalpusterlengo, al massimo a -1, poi nell’ultimo minuto sbaglia due tiri liberi con Callahan e la grazia Fultz sulla sirena, che però poi all’overtime segna 8 punti mentre la Virtus negli ultimi 3’30” del supplementare non segnerà più. Decisivo l’ex Daniele Sandri, 24 punti con 6 triple, oltre a Chiumenti (22+9). Omegna se l’è giocata alla pari con la corazzata Scafati, tenendo Simmons a 14 punti e Mayo a 6/14 con 4 perse: nell’ultimo minuto ha perso la palla del vantaggio con Smith e poi sull’ultimo possesso ha sbagliato con Cappelletti la tripla dell’overtime. Servono le vittorie, non i complimenti, ma dopo Trapani, Reggio, Tortona, Casale e Scafati, il calendario ora diventa almeno umano.