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Do you remember ... Darren Daye ?


Darren Keefe Daye arriva a Siena nell’estate del 1992: E’ il pezzo forte, il giocatore di grido per rilanciare la Mens Sana nei Paradisi del basket. Scese in A2 portato da Ferdinando Minucci (all’epoca general manager) e soprattutto dal “Vate” quel Valerio Bianchini coach della Scavolini Pesaro che con Daye e grazie a Daye dall’87 al ‘91 aveva vinto due scudetti, una coppa Italia, una Coppa delle Coppe.  Per onor di cronaca quella Scavolini costruita intorno a Darwin Cook e Darren Daye, una delle coppie più dominanti della Serie A, aveva fior di giocatori, basti ricordare Walter Magnifico, Ario Costa, Andrea Gracis, Renzo Vecchiato, Domenico Zampolini  .

E’ il 30 giugno quando Darren arriva a Siena e cosa unica, mai più verificatasi nella storia della Mens Sana, viene presentato nella Loggia del Palazzo Pubblico proprio nei giorni caldi del Palio per avere la più forte risonanza mediatica. L’obbiettivo è centrato. Quella maglia biancoverde con il suo numero 5, quel viso pulito, quel sorriso strappa simpatia entrarono nelle case di tutti grazie anche a Canale3 (emittente televisiva locale) impegnata nella già rituale programmazione di “96 ore di Palio”.
Altro fatto curioso, mai verificatosi nella storia della Mens Sana, alla prima di campionato contro la Medinform Marsala, la tribuna degli ospiti non viene occupata dalla tifoseria avversaria ma da un centinaio (due pullman) di tifosi pesaresi  con sciarpe e magliette celebrative arrivati appositamente per inneggiare al loro campione non dimenticato.  

Quella stagione (1992/93) non ebbe i risultati sperati. La squadra affidata a coach Bianchini fornisce prestazioni altalenanti e Daye non è da meno. Comunque l’impresa ci fu: la Mens Sana per la prima volta nella sua storia accede alle Final Four di Coppa Italia. Daye non sbaglia partita nel percorso di avvicinamento ed anche in semifinale fa 12 su 19, 25 punti; insieme a Vidili tiene testa per 25’ alla Benetton Treviso di Toni Kukoc, Jacopini e Rusconi che poi nella finale domerà anche la Kinder Bologna di Danilovic, Brunamonti …. ma, quello che conta, per il popolo biancoverde, resta la promozione fallita.

Promozione centrata invece l’anno successivo con Pancotto. Stagione che inizia faticosamente, le alchimie di squadra tardano ad essere vincenti. Anche la fortuna sembra non assistere la squadra di coach Pancotto; lo stesso Darren ha degli acciacchi fisici. I suoi 33 anni sembrano limitare le sue prestazione che non hanno mai brillato per fisicità. Daye sembra però non sentirli nei grandi impegni e nelle partite che contano e lo capimmo subito, nell’ottobre di quel ‘93. La Mens Sana era tornata in Europa, nella Coppa delle Coppe, e Daye si presenta subito con un trentello ma è ancora lui a saggiare l’amarezza della sconfitta. Usciamo dalla Coppa. In Turchia contro il Tofas Busca assistiamo ad un finale “giallo” con un canestro di Daye annullato a fil di sirena dopo una lunga consultazione degli arbitri al tavolo degli ufficiali di campo. Il “cerbiatto” Daye fa 25 punti ma la Mens Sana esce dalla Coppa per 1 punto.  
Il vento gira a fine stagione; Daye gioca le ultime 10 partite veramente da “cerbiatto”. La Mens Sana vince 8 delle ultime 10 gare e queste determineranno la promozione. Molte di queste Daye le vince quasi da solo e quando anche gli altri (Bob Thornton, Vidili. Solfrin, Anchisi, Sartori) fanno il loro lui mette il canestro che conta come con Cantù quando nel finale sul 75-75 la palla decisiva passa dalle mani di Daye che con la sua solita azione in avvicinamento, appoggiandosi col sedere al difensore e poi buttandosi indietro in sospensione, infila il “ciuff” nel canestro canturino. Varrà la promozione in A1. Non sarà l’ultimo canestro di Darell Daye a Siena perché nella successiva ed ultima gara contro Francorosso Torino in casa saluta il popolo mensanino con 30 punti, quelli dell’addio.

Il saluto alla città ? Ancora una volta in Piazza del Campo, dove era cominciata la sua avventura senese e dove si presenta alla festa per la promozione indossando un indimenticabile  smoking viola. Il “cerbiatto” poteva permettersi tutto …. anche questo!      

FOTO:
Darren Daye con giovani tifosi Mens Sana
Daye in palleggio avvicinamento a canestro
Autografo di Darren Daye # 5
(a lato)
Darren Daye il giorno della presentazione in Piazza del Campo

 
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