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Do you remember ... Mike Bantom ?

Siena,  novembre 2009
Fonte: Archivi Basketsiena

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Non era ancora quello che nell'ultimo quarto di gara7 della finale di conference s'appicò a Larry Bird e non lo fece segnare, dando la vittoria della partita e della serie ai Philadelphia 76ers. Non era ancora neanche colui che divenne una colonna della Mens Sana dal 1982 al 1985. Ma era già un ottimo giocatore, Mike Bantom, nel 1972, al penultimo anno di college alla St. Joseph University. Tanto da meritarsi la convocazione per i Giochi olimpici di Monaco. Con lui ci sono, tra gli altri, Jim Brewer, Thomas McMillen, Thomas Henderson, Dwight Jones e Doug Collins.
Naturalmente gli Stati Uniti sono i grandi favoriti e in semifinale infliggono una dura lezione all'Italia, costringendola a un quasi-record negativo di punti all'attivo: solo 38, contro i 68 all'attivo. Era dal 1952 (Italia-Grecia 35-34) che la Nazionale non segnava così poco. 4 punti all'attivo per Bantom e USA in finale. Avversaria l'URSS, in piena guerra fredda.
In finale naturalmente gli americani sono strafavoriti. Da quando il basket è sport olimpico, cioè da Berlino '36, hanno disputato 63 partite con 63 vittorie. Però USA-URSS è sempre una partita che ha significati extra-sportivi e sul 50-49 per gli Stati Uniti succede qualcosa che resterà per sempre nella storia dello sport. Il coach sovietico Kondrashin chiama un time-out tra un tiro libero e l'altro, cosa che secondo le regole Fiba non si può fare. Il tempo scorre e quando il cronomentro segna 19'59” il pubblico invade il campo per festeggiare la vittoria americana. Ma il segretario Fiba William Jones, che da sempre ce l'ha con gli Stati Uniti sospende tutto e ordina di ripartire con 19'57” sul cronometro, accogliendo la richiesta del time-out sovietico. Si riparte con rimessa dalla linea di fondo, Edesko effettua un lancio lunghissimo, calpestando la linea di fondo. Si continua. Aleksander Belov riceve il pallone appoggiandosi su due americani, percorre tre passi e segna il 51-50 proprio sulla sirena. Dopo 18 ore di consultazioni, il ricorso americano viene respinto.
«Il giorno dopo pensavo che fosse accaduta la cosa peggiore del mondo. Poi ho visto altre Olimpiadi decise dai giudici e ho accettato l'idea. Ma ancora oggi sono sicuro di aver vinto quella partita».
Così parlò Mike Bantom nel 1982, appena arrivato a Siena, quando gli fu chiesto dei 3 secondi che cambiarono la storia del basket. Lui c'era.
Mike terminò la sua carriera NBA con 8.568 punti totali, 4.517 rimbalzi totali e 1.623 totale assist. Dal 1982 al 1989, Bantom ha giocato professionalmente in Italia portato dall' allora presidente della Mens Sana Lido Landredini.
Cessata l' attività di giocatore, l' America del basket affidato a Bantom l' incarico di vice presidente del programma di sviluppo che l'Nba dedica all'inserimento dei giocatori esordienti nel mondo della pallacanestro americana. In cosa consiste questa attività ? Da ai ragazzi delle indicazioni tecnico-tattiche?  
«No -
risponde Mike -Quello chiaramente è compito di club e allenatori. Quello che conta per noi non è quello che riescono a fare in campo, ma ciò che fanno fuori dal campo, ma come conducono la propria vita da modello di comportamento, come devono rappresentare la Lega e come essere vincenti sfruttando l'occasione che hanno in mano, massimizzandola in modo da avere una carriera piena di successi».


COLLAGE FOTOGRAFICO DI MIKE BANTOM

Sotto una serie di sue fato: da giocatore e recenti.


    CLICCA per la scheda
    di Bantom alla Mens Sana.



ULTIME FOTO A LATO:

  • il padre di Mike Bantom

  • Misha, Robbie, Alan e Brenda Bantom

  • Mike Banton nelle vesti di nonno.



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