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Piemontesi oggi ed ieri rivali Mens Sana

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SIENA 18 febbraio 2018
FONTE : Archivio Basketsiena.it ! Gabriele Grandi

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Domenica 18 febbraio 2018, per chi di fede mensanina, c'era da dare supporto e sostegno alla squada impegnata contro Biella, la seconda in classifica, in una partita fondamentale (fine salvezza).
Ma a pochi chilometri di distanza un'altra piemontese era protagonista di un evento di maggiore importanza e risonanza. A Firenze veniva giocata la finalissima di Coppa Italia 2018
fra Torino e Brescia. Vincerà Torino.

Torino, per i più distratti, non è solo calcio (la grande Juve ed il mitico Toro) e non è nuova nel mondo del basket. La stessa Mens Sana dagli anni '70 (era Auxilium Torino) agli anni '90 l'ha incontrata una diecina di volte [CLICCA QUI per precedenti Torino]
e fra le sfide delle due società non possiamo non ricordare quella del 23 Dicembre del 1978.

La Mens Sana era stata appena promossa dall'A2 e con Carlo Rinaldi
in panchina e gli innesti di Marco Bonamico (allora nazionale) e Giovanni Tassi, per tutti "Gianni", alla settima giornata si trovava sorprendentemente in testa alla classifica con la Chinamartini Torino e i campioni d'Italia e vicecampioni d'Europa dell'Emerson Varese.
Quei 10 punti con cui i biancoverdi guardavano dall'alto quasi tutte le concorrenti erano frutto di un filotto di 4 vittorie consecutive, dopo un inizio che l'aveva vista sconfitta per due volte nelle prime tre giornate.
Quel 23 Dicembre l'ottava giornata di campionato prevedeva propio lo scontro al vertice tra Mens Sana e Chinamartini sul campo di Torino.
La squadra di Sandro Gamba
coltivava grandissime ambizioni e dopo aver conquistato la promozione pochi mesi prima, aveva mantenuta praticamente inalterata la sua struttura portante, che aveva campioni del calibro di Brumatti e Grochowalski e giocatori importanti come Benatti, Denton, Rizzi e Marietta, a cui aggiungeva ora la freschezza e la verve di Carlo Fabbricatore e Carlo Della Valle e la forza atletica di Carlos Mina.

La Mens Sana vinse in volata, ma dopo una prova di estrema concretezza. Il verbo di Rinaldi infatti prevedeva una difesa solida (grande il mordace Bonamico che sporcò le medie di Grochowalski, ma grande anche Bovone
che stoppò due volte il gigantesco Denton) e un attacco dove non era previsto di buttare via niente. Fernsten e Bonamico segnarono 12 punti ciascuno, Bovone 11, Quercia 10, Giustarini 3 e Tassi 2, ma su tutti spiccò un Bucci straripante una volta di più. 29 i suoi punti alla fine, frutto di un clamoroso 13/17 al tiro in azione (7/7 nel solo secondo tempo).
La fine della partita dette il via alla rabbia dei sostenitori torinesi, tanto è vero che un sasso mandò in frantumi un vetro di uno dei pullman senesi.

NELLE FOTO: 1978
Eric Fernsten - Carlo Rinaldi
La Nazione del 23/12/78

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