Menu principale:
Siena 28 agosto 1977 h. 20:35 -
Fonte: Gabriele Grandi -
La neonata Finanziaria reagisce rapidamente allo shock della retrocessione e avvia la costruzione di una squadra che sulla carta abbia tutte le potenzialita' per tentare l' immediato ritorno nell' elite.
Cosi', dopo una caccia durata alcuni anni, la dirigenza mensanina riesce finalmente a portare a Siena Roberto Quercia, ventottenne ternano di 2 metri, ala dal tiro e dal rendimento piu' che affidabili, cresciuto cestisticamente nella Stella Azzurra Roma, dove ha esordito in serie A nel 1968 sotto la guida di Tonino Costanzo e si e' successivamente affinato con Valerio Bianchini e proveniente da una stagione di notevole spessore al JollyColombani Forli'.
Con l' innesto di Quercia si vuole risolvere l' annoso problema dell' ala titolare.
Un problema che ne con Granucci nel '73, ne con un Barlucchi ormai a fine carriera nel '74 e men che mai col buon Frediani nella stagione appena trascorsa era stato risolto.
Un problema che era stato mascherato dall' abnegazione di Giustarini e in parte di Ceccherini, che da anni si prestavano loro malgrado a coprire anche quel ruolo, sebbene non avessero un grande tiro in sospensione il primo e centimetri il secondo.
Giudicando la scelta a posteriori si puo' ben dire che gli strateghi mensanini ebbero ragione, se e' vero che Quercia indosso' il biancoverde per ben 4, solide stagioni, venendo a piu' riprese definito dal pubblico e dalla stampa locale 'il terzo americano della squadra' (Bob Oak, appunto).
Pubblico e stampa che, per quel che puo' contare, lo 'sponsorizzarono' a lungo anche per la nazionale.
E se e' vero che l' allora CT Giancarlo Primo rimase sordo a tali sirene, e' altrettanto vero che per l' Italia quelli furono anni ricchi di talenti straordinari, se non addirittura di campioni, proprio nel ruolo di ala.
Qualche nome?
In ordine rigorosamente alfabetico cito Bariviera, Bertolotti, Bonamico, Lazzari, Malagoli, Premier, Solfrini, Zampolini, Zanatta: se vi sembra poco!
Di Roberto Quercia vi sarebbe molto altro da aggiungere, come per esempio della sua eleganza sul parquet, oppure del carattere solare che gli e' valso durature simpatie in ogni citta' dove ha giocato, o ancora dell' esperienza al 'Torneo delle Contrade' o, per concludere, della straordinaria vita post agonistica, ma e' un personaggio che ci fara' compagnia a lungo ed in seguito avremo modo di parlarne piu' volte.