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SIENA 04 Agosto 2018
FONTE :
La Nazione | Ufficio stampa MensSanaBaket1871
Annotazioni: Redazione Basketsiena.it
FOTO:
Filippo Macchi -
Cappelletti -
ALESSANDRO CAPPELLETTI
Oggi il nuovo giocatore della Virtus Bologna rende pubblico quello che era un accordo privato fra le parti mettendo subito "la penna sulla piaga: "Non hanno pagato il mio intervento a Villa Stuart nonostante gli accordi. Abbiamo deciso di fare a metà, ma anche in questo caso non hanno onorato ancora l'impegno. E così non avrei il via libera a tornare in campo. Ho saputo tramite una raccomandata da Villa Stuart che il mio intervento al ginocchio non era stato pagato. Eppure dalla società (Siena, ndr) aveva ricevuto ogni tipo di rassicurazione su questo fatto. A quel punto, comprese le loro difficoltà abbiamo deciso di dividere le spese a metà . Io, per la mia parte, attraverso il rimborso dell' assicurazione. Siccome questo era superiore alla quota che dovevo pagare, ho messo dentro anche quell' esubero. Tuttavia, la Mens Sana non ha ancora provveduto a sostenere la sua parte. Se loro non pagano, Mariani, il professore che mi ha operato, non darà l' idoneità".
Attacco netto e diretto: "Sono quattro mesi che promettono e non mantengono. Siena è la mia città , ma il silenzio non ha dato frutti, è il momento di far sapere come stanno le cose".
DG FILIPPO MACCHI
A quanto scritto sulla Nazione e poi logicamente riportato da tutti i social la società Mens Sana Baske replica con un intervento del DG Filippo Macchi:
"Alessandro Cappelletti ha perso l’opportunità di lasciare un bel ricordo a Siena, ai tifosi della Mens Sana e alla sua dirigenza dopo il suo passaggio a Bologna.
Proprio la Mens Sana che lo ha accolto e ha vissuto insieme a lui, con rispetto e vicinanza, momenti difficili per cui la società per prima ha tralasciato aspetti economici, contrattuali e professionali, standogli vicina e pensando all’immenso dolore che un giocatore, in primis un ragazzo, può vivere subendo ben 3 volte il medesimo infortunio.
Perdere tempo nel descrivere quello che la Mens Sana, la sua dirigenza e lo staff hanno fatto per questo ragazzo nel corso di questi duri anni potrebbe sembrare rancoroso, motivo per cui l’unica cosa importante da sottolineare è che non c’è stato un momento in cui la Mens Sana non abbia dato all’atleta Alessandro Cappelletti molto di più di ciò che prevedeva il suo contratto. Nonostante l’evidente percentuale di rischio, visti i 3 infortuni al ginocchio, la Mens Sana ha tentato di trattenere il ragazzo a Siena pensando amasse i nostri colori e potesse avere un futuro più roseo rispetto alle annate appena trascorse.
Purtroppo ha firmato con un’altra società e, forte di questo fatto, si è sentito di aggredire la Mens Sana proprio sul punto in cui lo aveva maggiormente assecondato; nonostante molti avrebbero potuto reputare un ulteriore intervento chirurgico come una perdita di tempo e principalmente una spesa più che superflua, la società ha voluto, pur non avendo una polizza assicurativa che ne coprisse il costo nemmeno in parte, polizza che invece l’atleta possedeva, venire incontro alle richieste di Alessandro Cappelletti che ha deciso di operarsi da professionisti che non sono solo i migliori specialisti in Italia ma anche, evidentemente, i più costosi.
Non ci sono scuse per la condotta di Alessandro Cappelletti e Noi di Mens Sana non tolleriamo che i mezzi di stampa vengano utilizzati come strumento al fine di cercare di ottenere ciò che si desidera a prescindere dal fatto che questo sia o meno lecito.
Il silenzio, come dice Cappelletti stesso, non lo ha portato ad ottenere nulla, la sua intervista invece lo porterà a subire le conseguenze previste dalla legge in virtù del suo comportamento poco rispettoso per il quale abbiamo già dato mandato al nostro studio legale di fiducia al fine di poter valutare ogni possibilità a tutela dell’immagine di Mens Sana Basket 1871.
Le difficoltà economiche di Mens Sana, dovute ad una situazione debitoria del passato già ben nota agli appassionati e agli addetti ai lavori, non vanno negate ma non devono nemmeno essere strumentalizzate per descrivere un comportamento non consono alla professionalità che contraddistingue la Mens Sana ed il suo staff che lavorano quotidianamente per il risanamento economico e il rilancio di quest’ultima".
Filippo Macchi
D.G. Mens Sana Basket 1871 SSD a R.L.
ANNOTAZIONI DI BASKETSIENA.IT
Per comprendere meglio i fatti che hanno generato questo diverbio, brutto da qualunque parte o posizioni lo si esamini, occorre precisare alcune cose non irrilevanti:
1) Alessandro Cappelletti ha avuto nel periodo Mens Sana 3 interventi della stessa natura.
Dopo il primo a carico della Mens Sana basket e dopo il lungo periodo di recupero il giovane giocatore lasciò la società ed andò a giocare ad Omegna.
2) A seguito della retrocessione di Omegna fu nuovamente accolto (anche per amor di tifoseria) dalla Mens Sana basket ma all' 8^gara della stagione l'altro ginocchio subisce un infortunio analogo. Siamo al 20 novembre 2016. Altro intervento a carico della società fatto, anche in questo caso, dal prof. Merlo a Perugia le cui capacità erano ben conosciute per tanti interventi analoghi con buon esito.
3) Dopo i tempi di recupero, giustamente lunghissimi, torna a giocare nella stagione 2017/18 ma in una gara di pre-
4) Dopo i primi interventi a totali spese della società e della sua assicurazione, per questo terzo Cappelletti decide di cambiare clinica (scegliendo il top, giustamente). Evidentemente l’assicurazione si è rifiutata di coprire l’intero costo è di qui la vicenda... e l’accordo VERBALE.
Inoltre ricordiamo che quando una società tessera un giocatore comprensivo nel tesseramento c è un assicurazione che viene stipulata tramite FIP. Quindi ogni giocatore è assicurato con i soldi della Società. Nel terzo caso Cappelletti si è voluto operare da un luminare del settore dato che il rischio "fine attività" per il giocatore era altissimo. Il prof. Mariani a Villa Stuart era il massimo ma al massimo erano anche i costi per l'intervento e l' assicurazione Mens Sana/Fip non poteva presumibilmente coprire tutta la spesa.
Da qui scaturisce l'accordo VERBALE. Capiamo per tale accordo il grande interesse del giocatore (ripetiamo ... per lui il rischio era fine carriera) mentre capiamo meno la società dato il rischio altissimo e quindi la bassa possibilità di un buon esito e la sola certezza di una elevata spesa.
5) Abbiamo riportate le date sopra per evidenziare che in questi lunghi periodi (anni) la società ha sempre pagato regolarmente non uscendo dal contratto ma soprattutto per evidenziare che in quei periodi la Mens Sana Basket 1871 aveva un assetto societario diverso, con soci di maggioranza diversi da quello attuale. L'attuale socio di maggioranza adesso dovrebbe accettare un accordo, ripetiamo VERBALE, che non solo in quanto tale non sottoscritto da nessuno, ma nemmeno fatto verbalmente dall' attuale proprietà.
6) Ultima considerazione ma non meno importante: non capiamo il nesso che collega e addirittura determini una idoneità medica con un parziale non pagamento. Questo forse Alessandro Cappelletti potrebbe evidenziarlo come ha fatto nel caso Mens Sana basket.
COMUNQUE LA SI LEGGA BRUTTA STORIA COME ANCORA UNA VOLTA MOLTO NEBULASA E' LA POSIZIONE DI CERTI MEZZI D'INFORMAZIONE PER IL MODO IN CUI RIPORTANO CERTE NOTIZIE.