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Giancarlo Rossi, le cui esequie si sono tenute alla chiesa Santa Maria del Giglio a Montevarchi nella giornata di ieri, è stato presidente della Mens Sana basket fine anni ‘80 inizio ‘90. Anni difficili per il basket mensanino, vissuti nelle paludi della serie B e culminati con la grande rinascita, il ritorno nella massima serie.
Un minuto di raccoglimento molto sentito da parte di tutti. La “Fede mensanina" lega indissolubilmente nel tempo, nella mente e nel cuore dei suoi sportivi, quei personaggi che molto hanno dato a questa storica società.
Giancarlo Rossi veniva dal vicino Valdarno; seppe conquistarsi nel tempo le simpatie di tutti, tifosi e non, all’interno della società e fuori. Da imprenditore edile seppe mettere i giusti mattoncini nella ricostruzione di una società che non sapeva ritrovare fondazioni solide dopo le glorie del passato, quelle degli anni ‘70. Un lavoro di ricostruzione che intraprese con il “vice” Giuseppe Ciupi, una accoppiata vincente che seppe dare un nuovo assetto societario, composto da persone competenti, attento alle problematiche finanziare ed nuovamente vincente. Seppe disfarsi del passato ed inserire persone giuste come il g.m. Carlo Ciccarelli ed il coach Giancarlo Lombardi. Seppe anche fare scelte difficili, antipopolari, come la cessione di giovani promettenti come Alessandro Frosini e Paolo Moretti. Queste dettero ritorni positivi, vincenti e da subito furono accettate dai tifosi per il modo con cui lui seppe motivarle, spiegarle e proiettarle nel futuro con il suo modo di dire e fare sereno (sempre sorridente), educato ma anche sicuro e determinato.
Nel 1986 la Mens Sana esce, con la retrocessione, dall’ era Lanfredini; subentra la Pallacanestro Mens Sana S.p.a, rappresentata da Marco Baglioni la cui gestione viene affidata all’ associazione Mens Sana basket presieduta proprio da Giuseppe Ciupi che aveva coinvolto anche ex giocatori come Fabio Giustarini nominato general manager. Come vediamo soluzioni cittadine che il tempo ha riproposto in forme non uguali ma simili. La soluzione non ebbe molta fortuna ed il cambiamento avvenne quando Giuseppe Ciupi chiamò in Mens Sana Giancarlo Rossi, proveniente da quel Valdarno imprenditorialmente vivo.
Così inizia il cambiamento: la società biancoverde è incentrata sul presidente Rossi, il vice Giuseppe Ciupi, Carlo Ciccarelli direttore sportivo e Fabrizio Falorni addetto alle relazioni esterne. Poi arriva “Dado”, il cocchiere per una squadra vincente. Arriva la A2 e l’anno successivo anche la A1 ma Giancarlo Rossi si ritira, lasciando la presidenza a Giuseppe Ciupi. La tifoseria è presa dai successi, dalle vittorie. Il suo abbandono passa quasi inosservato ai più anche perché la continuità viene garantita. Che cosa era accaduto? Tante piccole cose. Fra Rossi e Ciupi, “la coppia vincente”, non c’è più quella armonia iniziale, si inseriscono con i due o fra i due nuovi personaggi, il nuovo g.m. Ferdinando Minucci; anche Lombardi lascia ed inizia una “nuova era” anche dal punto di vista tecnico con Cesare Pancotto.
Giancarlo Rossi poco prima di lasciare la presidenza dichiarò: “Noi abbiamo un pubblico eccezionale che sta facendo la sua parte oltre ogni attesa e che merita le soddisfazioni che stiamo dando, ed anche oltre. Restano per garantirci una sana gestione ed un futuro altre componenti: lo sponsor, e le principali realtà cittadine, in primis le istituzioni”.
Sono passati quasi trenta anni … ma quelle considerazioni ci sembrano ancora molto attuali.